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Il robot autodidatta che avvita le lampadine al buio

Può avvitare le lampadine al buio o manovrare un cacciavite senza mai averne visto uno: è davvero un autodidatta del fai-da-te, il nuovo robot sviluppato all'Università della California a San Diego. Dotato di tre dita 'morbide' ricoperte con una 'pelle' hi-tech sensibile, è in grado di percepire gli oggetti che afferra, manipolandoli senza bisogno di alcun tipo di addestramento. Presentato in Canada all'ultima conferenza internazionale sui sistemi e i robot intelligenti di Vancouver, promette di diventare un tuttofare sempre più intelligente, stampabile in 3D e pronto a lavorare nelle fabbriche.

"Abbiamo progettato questo dispositivo per simulare quello che accade quando ci mettiamo le mani in tasca e cerchiamo a tentoni le chiavi", spiega il coordinatore del progetto, Michael T. Tolley. Infatti anche il robot è dotato di dita, formate da morbide camere pneumatiche che si muovono quando viene applicata dell'aria pressurizzata: questo dà alla pinza robotica diversi gradi di libertà per manipolare gli oggetti afferrati.


(fonte: UC San Diego Bioinspired Robotics and Design Lab)

Ciascun dito è inoltre ricoperto da una pelle 'intelligente', prodotta con gomma siliconica e arricchita con sensori fatti con nanotubi di carbonio: la loro conduttività cambia mentre le dita si flettono, in modo da consentire alla pelle di riconoscere quando la pinza si muove ed entra in contatto con l'oggetto.

I dati così raccolti vengono inviati ad un quadro di controllo che li elabora per creare un modello 3D dell'oggetto. Il prossimo obiettivo degli ingegneri è quello di dotare il robot di un'intelligenza artificiale che gli consenta di apprendere dall'esperienza e di riconoscere gli oggetti, oltre che farne dei modelli.

In futuro le sue dita potrebbero essere rese più durevoli grazie alla stampa in 3D.

 

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