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Ricercatori italiani 'in vetrina' nella Silicon Valley

(ANSA) - MILANO, 13 MAG - Mani robotiche, processori per l'intelligenza artificiale, algoritmi per la medicina personalizzata, sistemi di sicurezza contro gli hacker: c'è tutto questo e molto altro, nelle valigie che stanno preparando 35 'cervelli' del NecstLab del Politecnico di Milano, pronti a sbarcare venerdì 18 maggio negli Stati Uniti per battere a tappeto la Silicon Valley e conquistare a colpi di ingegno e creatività i 'big' come Microsoft, Facebook, Amazon e Google.

Una sfida lunga due settimane, quella della Necst Group Conference, che si rinnova per il nono anno consecutivo.

"L'obiettivo è far crescere professionalmente e personalmente i giovani ricercatori, che spesso hanno difficoltà nel rapportarsi con le aziende a causa di un'impostazione troppo accademica", spiega Marco Santambrogio, direttore del NecstLab (Novel, Emerging Computing System Technologies Laboratory) presso il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria.

"Quando abbiamo presentato i nostri progetti per la prima volta a San Francisco è stata un'esperienza devastante, ci hanno distrutto, ma in questo modo ci hanno fatto capire dove sbagliavamo". Così è partito un intenso lavoro di preparazione, fatto di corsi di teatro e public speaking per aumentare la fiducia in se stessi, allenamenti sportivi e incontri con psicologi per migliorare la gestione dello stress e il rendimento intellettuale. "I risultati sono migliorati anno dopo anno, tanto che il 35% dei partecipanti è rimasto in qualche modo legato ad una delle aziende dove si è presentato".

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