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Dieta mediterranea con pesce e cereali già 10.000 anni fa

Pesce e cereali erano alimenti abituali nel menu degli ultimi cacciatori-raccoglitori del bacino del Mediterraneo vissuti 10.000 anni fa: lo dimostrano le tracce conservate nei denti di un giovane vissuto nel Mesolitico e ritrovato in Croazia, nella grotta di Vlakno sull'isola di Dugi Otok.

La localizzazione geografica della grotta di Vlakno sull'isola di Dugi Otok, in Croazia (fonte: E. Cristiani, Scientific Reports)

 

I suoi resti sono stati analizzati nello studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports da un gruppo internazionale di esperti guidato da Emanuela Cristiani del Dipartimento di Scienze Odontoiatriche e Maxillo Facciali dell'Università di Roma La Sapienza, a capo del progetto di ricerca europeo 'Hidden Foods'.

Oltre a ricostruire la dieta di questi antichi abitanti del Mediterraneo centrale, lo studio potrà fornire importanti prospettive temporali sull'uso delle risorse marine, aiutando a sviluppare strategie per la conservazione dei moderni ecosistemi marini minacciati dallo sfruttamento operato dall'uomo.

Uno sfruttamento cominciato già nel Mesolitico, secondo quanto emerge dalle analisi dei microfossili intrappolati nel tartaro del giovane ritrovato dagli archeologi in Croazia. Tra i suoi denti sono stati trovate tracce microscopiche di pesce, in particolare frammenti di scaglie e altri tessuti, resti finora mai rivenuti nel tartaro antico.

I residui di piante e pesce trovati nel tartaro (fonte: E. Cristiani, Scientific Reports)

I risultati sono supportati dall'analisi degli isotopi di carbonio e azoto, che dimostrano il regolare consumo di risorse ittiche marine da parte dell'individuo. Infine, numerosi granuli di amido provenienti da almeno due gruppi di piante (aveneae e triticeae) sono stati documentati per la prima volta nella regione.

I denti da cui è stato prelevato il tartaro per le analisi (fonte: E. Cristiani, Scientific Reports)

"I nostri dati - sottolinea Cristiani - forniscono una nuova prospettiva sulla dieta dei cacciatori-raccoglitori nella regione mediterranea rivelando, in modo indiscutibile, il ruolo delle risorse marine durante il Mesolitico. Inoltre, il recupero di granuli di amido di graminacee nel calcolo dentale dell'individuo sepolto nella Grotta di Vlakno, suggerisce che piante ricche in carboidrati facessero parte delle abitudini alimentari durante l'Olocene nella regione".

 

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