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Nespoli, in futuro capiremo se Marte ha ospitato la vita

Tornato sulla Terra dopo 5 mesi da ‘extraterrestre’ a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) Paolo Nespoli, commentando l’annuncio della Nasa del ritrovamento di molecole organiche su Marte si dice “certo che nei prossimi anni riusciremo a capire se il pianeta rosso ha ospitato, oppure ospita ancora, forme di vita”. In fondo, per l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) “il nostro mondo è solo uno dei granelli di sabbia di quel che conosciamo”. L’occasione è l’incontro ‘La spedizione 53 sulla Iss: avamposto umano nello spazio’, organizzato a Roma, allo Stato Maggiore dell’Esercito, di cui in passato Nespoli è stato incursore, insieme a 4 dei suoi 5 compagni di viaggio: gli americani Randolph Bresnik, comandante della missione, Joseph Acaba e Mark Vande Hei, e il russo Sergej Rjazanskij.

“È la prima volta che ci ritroviamo tutti insieme da quando siamo rientrati”, ha spiegato Nespoli. Nel raccontare l’addestramento e i mesi in orbita, scherza con il comandante, l’astronauta americano Randolph Bresnik, che mostra come sulla Iss sia “possibile fare flessioni poggiandosi solo su un dito, grazie alla microgravità”.

L’astronauta italiano, protagonista della missione Vita dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), continua intanto la sua missione anche da Terra. Nespoli sarà, infatti, impegnato per oltre un anno nelle attività post volo che servono a raccogliere i risultati scientifici. “L’Iss è un incredibile laboratorio, ma i veri esperimenti viventi siamo noi astronauti”, ha spiegato. Alla domanda su cosa farà da grande, invece, non sa ancora dare una risposta, ma conclude spiegando di sognare già un ritorno in orbita, “stavolta magari come semplice turista spaziale”.

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