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I denti dei primi umani erano più forti per masticare gusci

Gli australopitechi non avevano timore di ingerire piante resistenti, noci o semi, come ritenevano inizialmente gli studiosi, ma avevano denti forti che gli consentivano di masticare anche alimenti duri. E’ quanto emerge dalla ricerca condotta da Adam Van Casteren e il suo team presso l’Università St Louis di Washington. Stando a quanto riportato sulla rivista Scientific Reports, gli scienziati statunitensi sostengono che i cibi vegetali potessero essere molto importanti nell’alimentazione dei nostri antenati, molto più di quanto si pensasse in precedenza. Secondo la loro ricerca, infatti, anche i tessuti vegetali più resistenti potevano essere masticati senza problemi dai primati.

"Abbiamo scoperto che sostanze anche molto dure come i gusci delle noci intaccavano a malapena lo smalto sui denti», spiega Van Casteren, docente di Antropologia biologica presso l’Università St Louis. Il suo team ha studiato i molari dell’orangutan del Borneo, per osservare i danni allo smalto causati da vegetali robusti, scoprendo che i denti sembravano resistere senza problemi. «Se lo smalto non veniva intaccato, non si può escludere il consumo di cibi duri», spiega Van Casteren.

La sua ricerca ha fatto luce sugli australopitechi, che avevano grandi e potenti mascelle, e, secondo alcuni, muscoli mascellari estremamente potenti, simili ad alcuni primati dei nostri giorni. «Questi attributi morfologici sembrano indicare che avevano la capacità di mordere con forza, il che suggerisce un’alimentazione varia, a base anche di cibi duri e voluminosi, come noci, semi o risorse sotterranee come tuberi», prosegue il ricercatore.

Per simulare la masticazione, gli scienziati hanno attaccato gusci di semi a una sonda e hanno trascinato ripetutamente i gusci sullo smalto di un dente di orangutan del Borneo. I ricercatori affermano che processo non ha causato buchi, graffi o fratture nello smalto, vi erano solamente alcune scanalature superficiali, mentre i semi erano stati intaccati significativamente. Ecco perchè i ricercatori ritengono ora che gli australopitechi potessero masticare grandi quantità di semi senza intaccare lo smalto.

"E questo ha perfettamente senso in termini di forma dei loro denti», afferma Peter Lucas, coautore dello studio e ricercatore presso lo Smithsonian Tropical Research Institute. «La forma contundente a cuspide dei loro molari è perfettamente adatta alla masticazione di alimenti duri», prosegue Lucas. «Alla luce delle nostre nuove scoperte, è plausibile ritenere che piccoli alimenti duri come semi di erba fossero una risorsa dietetica per i primi ominidi», conclude Van Casteren.

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