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Nella tavola del futuro, made in Italy batterà insetti

Vegan, insetti a tavola e cibo stampato in 3d, ma per 9 italiani su 10 anche nel 2050 continueranno a trionfare le eccellenze made in italy vendute però online. Un consumatore su 10 nel mondo, infatti, mangerà 'italian food' dove la parola d'ordine sarà sostenibilità nei campi e nel mare. E' la fotografia scattata dal mondo della cooperazione agroalimentare e della pesca di Confcooperative, in occasione dell'assemblea elettiva, che mette a fuoco tendenze e scenari del cibo che verrà.

Entro il 2025 lo shopping online, che crescerà di 5 volte, rappresenterà il 20% del mercato totale e avrà un giro di affari di 100 miliardi di dollari. Sembrerebbe scontato il tramonto dei negozi tradizionali e invece i giganti dell'e-commerce avranno bisogno di show room e punti vendita nelle città. In cima alle preferenze saranno sempre formaggi e salumi, pesce e carne, pizza pasta e pane, latte e ortofrutta, senza essere scavalcati dalle innovazioni gastro-etniche.

Tra le sfide del futuro c'è quella di migliorare il gusto dei prodotti già pronti di quarta e quinta gamma, incrementando in particolare i consumi di pesce, oggi frenati dall'impegno richiesto in cucina per la preparazione. In futuro verranno richiesti prodotti sempre più sostenibili, dove già oggi il 70% delle cooperative agroalimentari è impegnato in vari progetti; 1 su 2 investe in risparmio d'acqua tra micro irrigazione droni, sensori ed energia elettrica; 1 su 3 è indirizzata verso il riutilizzo dei materiali (biomasse e scarti industriali); 1 su 3 in tecnologie amiche dell'ambiente. Stessa cosa per le cooperative della pesca, dove 2 su 3 utilizzano tecniche di pesca e allevamento a basso impatto o riducono in modo volontario le giornate di pesca per non stressare le risorse e valorizzare le produzioni. 

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