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Nasce alleanza caffè, accordo tra illy e JAB

 Illycaffè entra nel mercato delle capsule da caffè compatibili con Nespresso e lo fa attraverso un accordo di licenza con uno dei big del settore, la tedesca Jab, la quale produrrà capsule in alluminio e le distribuirà in tutto il mondo mentre il marchio di italiano si occuperà della commercializzazione nella Penisola. Si partirà proprio dall'Italia nella prima metà del 2019 e in parallelo in alcuni Paesi europei dove Illy è già presente - Francia, Germania e Spagna - per poi proseguire un più ampio sviluppo all'estero.

La partnership, presentata oggi a Milano senza fornire numeri, ha un carattere commerciale e non prevede alcuno scambio azionario. "Illy rimane un'azienda al 100% familiare e gestita da manager. Con Jab dimostriamo che è possibile fare accordi con grandi player senza essere comprati", ha sottolineato il ceo di Illycaffè Massimo Pogliani. "E' da 4/5 anni che lavoro in Jab e non ho mai sentito parlare di acquisizione di quote di minoranza dalla famiglia Illy. I rumors sono totalmente infondati", ha aggiunto il Cfo di Jap, Fabien Simon.

Illycaffè continuerà a crescere da sola e senza andare in Borsa, almeno finché non diventerà più grande. E' la linea indicata dal presidente Andrea Illy a margine della presentazione dell'accordo di licenza con Jab nelle capsule di alluminio compatibili con lo standard Nespresso.

"Tutti vorrebbero comprarci", ha ammesso Illy confermando che le banche d'affari propongono possibili acquirenti al gruppo italiano. "Spero che, visto l'accordo con Jab, capiscano che per un paio d'anni abbiamo altro da fare", ha aggiunto. Nè Illycaffè ha acquisizioni in vista. "Non intendiamo essere condizionati da questa fase di consolidamento del mercato del caffè. Continueremo a crescere organicamente e autofinanziati". "Abbiamo fatto una riorganizzazione da impresa world class per prepararla a una salto dimensionale. Quando raggiungi la soglia di mezzo miliardo di fatturato per arrivare a un miliardo bisogna cambiare. E' il motivo per cui ho fatto un passo indietro nominando Pogliani", ha spiegato riferendosi all'a.d Massimo Pogliani, che è un manager esterno alla famiglia. E non c'è alcuna intenzione di sbarcare a Piazza Affari. "Non intendiamo fare una Ipo perché non ci sono numero soddisfacenti. Non mi interessa una Ipo di piccole dimensioni". "Abbiamo un modello di impresa, in mano alla famiglia da 4 generazioni, che prevede di essere autonomi e i nostri investimenti sono a lungo termine, non hanno una logica di breve termine. Se la nostra libertà fosse compromessa il giocattolo si romperebbe", ha sottolineato Andrea Illy.

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