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A Pasqua italiani pazzi per il dolce: 420 milioni spesi tra colombe e uova di cioccolato

A Pasqua italiani pazzi per i dolci. Spenderanno 170 milioni per le colombe e 250 milioni per le uova. Piacciono sempre di più i prodotti artigianali, che rappresentano quasi la metà delle stime di spesa (80 milioni) delle colombe. Anche per le uova trionfa la qualità: gli italiani non sono tra i grandi «mangiatori» di cioccolata, ma scelgono la migliore qualità. È quanto emerge da una indagine della Cna.

Agnello e capretto, torta pasqualina e casatiello, lasagne verdi e brodo di gallina. Da un capo all’altro dell’Italia nemmeno a Pasqua possono mancare i piatti della rigogliosa tradizione culinaria tricolore. Ma in concomitanza con la festa cristiana e i riti primaverili sono i dolci a salire sul podio dell’offerta gastronomica: un trionfo di colombe, uova e molto altro, a cominciare dalla pastiera napoletana. La colomba spicca il volo: da sorella povera del panettone, nata negli anni trenta a Milano - si raccontava - per sfruttare ulteriormente le macchine adoperate per il più tipico prodotto natalizio da una storica casa dolciaria milanese, a must stagionale che brilla di luce propria.

Il trionfo della tradizione, la colomba più venduta è quella tradizionale: glassa di mandorle sottilissima, granella di zucchero e mandorle pelate a coprire un dolce soffice dall’impasto giallo intenso, cui qualche produttore aggiunge uva passa e/o canditi. Il plus della colomba pasquale del terzo millennio è l’utilizzo del lievito madre, che la rende più morbida e digeribile e leggermente acidula al gusto. Sul mercato sono arrivate anche le colombe senza glutine.

Numerose le varianti per quanti vogliono innovare, introducendo farce diverse (cioccolato il più gettonato, ma anche tiramisù) o, più raramente, gusti del tutto nuovi, a esempio frutta esotica candita. L’export cresce a due cifre:a differenza del panettone, la colomba è uscita dai confini nazionali di recente. Ma ora le esportazioni crescono a due cifre anno su anno. Francia e Germania, Regno Unito e Belgio e Polonia, i Paesi europei che l’apprezzano di più. Consolidato il buon andamento negli Usa, tra i compratori si affacciano i più raffinati negozi di ghiottonerie occidentali della Cina.

La sorpresa dell’uovo (di Pasqua): saranno oltre 16 milioni le uova di cioccolato che si consumeranno nel periodo pasquale. Per un giro d’affari di circa 250 milioni di euro solo per le pezzature medio-grandi. L’uovo, insomma, da prodotto per bambini si è trasformato in dolce per tutta la famiglia o in oggetto da regalo raffinato. Consumi moderati, ma al top: al contrario che nel resto dei grandi Paesi, non è un caso che i consumi di cioccolato in Italia s'impennino a Pasqua e non a Natale e d’inverno.

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