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Arte e fede, dal 1500 a Paolo VI

(ANSA) - ROMA, 16 MAG - E' il racconto del lungo, tortuoso e stimolante rapporto che ha sempre legato la fede all'arte, e la Chiesa agli artisti, la mostra I papi dei concili dell'era moderna, ospitata dai Musei Capitolini dal 17 maggio al 9 dicembre in occasione della canonizzazione di Paolo VI prevista per il prossimo ottobre. Piccola ma densa di significato, l'esposizione, a cura di Daniela Porro e Antonio D'Amico, si snoda lungo un percorso che accoglie 30 opere, dipinti, sculture, argenti e tessuti liturgici, per documentare in 3 sezioni altrettanti momenti significativi per la storia della Chiesa: il Concilio di Trento (1545-1563), il Concilio Ecumenico Vaticano I (1869-1870) e il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-65). Le opere, provenienti dalla Città del Vaticano, da vari musei italiani e collezioni private, coprono un arco temporale che dal '500 arriva al '900, e sottolineano, nella molteplicità di epoche e stili, la figura di alcuni pontefici centrali nel rinnovamento della Chiesa.
   

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