ROMA - Dal 18 gennaio all8 febbraio la sede romana di Officine Fotografiche, in via Giuseppe Libetta 1, ospita la retrospettiva dedicata al fotografo David McEnery, con scatti autografi provenienti dallarchivio Mantovani Galerie di Saint Maden, in Francia, in collaborazione con lassociazione culturale Ponti x lArte di Milano. Il britannico David McEnery (1936-2002) ha lavorato per numerose testate giornalistiche internazionali tra cui la prestigiosa rivista Life, catturando gli aspetti più insoliti e divertenti della quotidianità. Il suo sguardo leggero e ironico sul mondo evidenzia uno stile unico e ricercato: da autentico purista, McEnery non ha mai utilizzato il flash; come racconta la moglie Pat, per eseguire un solo scatto David pazientava tutta la giornata pur di ottenere la luce che voleva.
Riconoscibili nelle sue fotografie sono i curiosi e divertenti accessori - una custodia per serpenti, una motocicletta per ranocchi - che lui stesso ideava come oggetti di scena, che interagivano con i personaggi umani. Peter Galassi, ex direttore del Department of Photography del MoMA di New York, ha commentato: «Scattare foto divertenti è molto difficile: richiede tatto e delicatezza. David McEnery possiede queste doti, oltre a un innato sense of humour».
La mostra, curata dal critico darte Stefano Bianchi, sottolinea quanto lefficacia delle immagini di McEnery sia il risultato di un mix creativo che intreccia la slapstick comedy, la gag da film muto che sfrutta il linguaggio del corpo e un umorismo tipicamente britannico. Ogni singola immagine, a colori o in bianco e nero, apparentemente improvvisata ma in realtà messa teatralmente in scena, è una gag esplosiva, la classica scivolata sulla buccia di banana, in un irresistibile linguaggio di gesti. Geniale è il suo modo di cogliere i paradossi della quotidianità (il culturista che si dà alluncinetto; limpiegato della finanza che dallalto dei suoi calzini scompagnati legge come migliorare la memoria; il giardiniere incantatore di getti dacqua) e di ritrarre gli animali, puntando sulleffetto sorpresa, sulla tenerezza e, ovviamente, sulla comicità.
Ida Bini
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