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Soumahoro piange su Facebook: "Mi volete morto. Ma cosa vi ho fatto?"

«Mi dite cosa vi ho fatto? Da una vita sto lottando per i diritti delle persone. Vent'anni per strada a lottare per dare dignità alle persone. La mia vita è stata caratterizzata dalla lotta contro qualsiasi forma di sfruttamento. Voi mi volete morto. Ho sempre lottato». Lo dice in lacrime Aboubakar Soumahoro, deputato eletto con l’alleanza Verdi-Si in un video postato su Facebook. L’onorevole Soumahoro, da tre giorni è finito in una tempesta politica e mediatica a causa di un’indagine, al momento senza ipotesi di reato, e in cui il suo nome nemmeno compare, da parte della procura di Latina.

Si parla di mancati pagamenti di lavoratori e di pessime condizioni di assistenza da parte della coop Karibu e del Consorzio Aid, nei quali hanno avuto dei ruoli la moglie e la suocera. Con la voce rotta dal pianto, Soumahoro nel post dice tra l'altro «Voi avete paura delle mie idee, di chi lotta». "Pensate di seppellirmi ma non mi seppellirete. Sono giorni che non dormo. Io non lotto solo per Aboubakar, non ho mai lottato per Aboubakar. Ho lottato per le persone che voi avete abbandonato. Mia moglie è attualmente disoccupata, è iscritta all’Inps, non possiede allo stato attuale nessuna cooperativa. Perché non parlate con lei? Quando l’ho conosciuta lavorava già nell’ambito dell’accoglienza. Parlate con mia suocera, chiedete a lei che è proprietaria della sua cooperativa, e io sarò il primo ad andare lì, a lottare, a scioperare con i dipendenti e difendere i loro diritti», prosegue. «La montagna di fango non seppellirà le mie idee, probabilmente riuscirete a seppellirmi fisicamente, ma non riuscirete mai a seppellire le nostre idee, le idee degli invisibili», di «quel mondo che voi avete abbandonato».

«Io sono una persona integra, pulita», rivendica il parlamentare. Sumahoro è entrato in Parlamento dopo essere stato anche sindacalista del Coordinamento Agricolo dell’Unione Sindacale di Base (USB), occupandosi soprattutto della tutela dei diritti dei braccianti, della lotta al caporalato e dello sfruttamento lungo la filiera agricola. All’indomani dell’uccisione di Soumaila Sacko (bracciante e sindacalista USB assassinato in Calabria il 2 giugno 2018, mentre raccoglieva lamiere per costruirsi una baracca di fortuna), ha chiesto e ottenuto dal Governo Conte I la creazione del Tavolo operativo di contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. E’ tra i fondatori della "Coalizione Internazionale Sans-Papiers, Migranti e Rifugiati".

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