«Nonostante la gravità dei bombardamenti, le apparecchiature chiave sono rimaste intatte e non ci sono problemi immediati di sicurezza nucleare». Lo ha riferito il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi dopo l'ispezione di un suo team alla centrale di Zaporizhzhia, come riporta il sito dell’agenzia. «Lo stato dei sei reattori è stabile e l’integrità del combustibile esaurito, del combustibile fresco e dei rifiuti radioattivi a bassa, media e alta attività nelle rispettive strutture di stoccaggio è stata confermata», ha dichiarato il team. Ma i danni diffusi in tutto il sito sono «motivo di grande preoccupazione». La centrale nucleare di Zaporizhzhia è dunque «a rischio di un incidente nucleare». Aveva affermato in mattinata l'amministratore delegato della società statale russa per l'energia atomica Rosatom, Alexei Likhachev, citato da Interfax. «L'impianto è esposto al rischio di un incidente nucleare. Siamo stati in trattative con l’Aiea tutta la notte», ha detto Likhachev a margine dell’evento Atomexpo 2022 a Sochi. «Stiamo informando la comunità internazionale che l’impianto è a rischio di disastro nucleare e Kiev crede chiaramente che un piccolo incidente nucleare sarebbe accettabile», ha accusato il ceo di Rosatom, citato dall’agenzia Tass. «Le radiazioni non chiederanno a Kiev che tipo di incidente vuole. Sarà un precedente che cambierà per sempre il corso della storia, quindi occorre fare tutto il possibile affinché nessuno possa nemmeno pensare di danneggiare la sicurezza delle centrali nucleari», ha sottolineato Likhachev. Da settembre fino a poco tempo fa, la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha visto «un periodo piuttosto tranquillo», ha detto Likhachev. «Tuttavia, ci sono stati almeno 30 attacchi durante il fine settimana. L’impianto di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito, l’edificio speciale e le vie di trasporto sono stati colpiti e i generatori diesel di riserva sono stati danneggiati», ha detto l’ad di Rosatom. «La Russia vuole raggiungere i suoi obiettivi, e li raggiungerà». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in merito all’operazione militare in Ucraina, rispondendo al presidente Volodymyr Zelensky che ha accusato Mosca di non volere negoziare con Kiev e di essere invece intenzionata ad ottenere solo una pausa nelle ostilità. Lo riferisce l’agenzia Tass. "Il fine dell’operazione militare russa in Ucraina - ha aggiunto Peskov - non è provocare un cambio di regime a Kiev. «L'esercito russo ha bombardato ieri l'Est dell’Ucraina per 400 volte. Le battaglie più feroci sono in corso nella regione di Donetsk. Nel Sud del Paese stiamo mantenendo la difesa, stiamo distruggendo in modo coerente e calcolato il potenziale degli occupanti». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio video su Facebook.
Kiev: "L'esercito russo sta bombardando Kherson"
«L'esercito russo sta bombardando Kherson, liberata 10 giorni fa, sono state colpite infrastrutture civili. Ci sono feriti tra la popolazione": Lo rende noto il vicepresidente del consiglio regionale Yuriy Sobolevsky, come riporta Unian. La pubblicazione «Suspilne Kherson» ha riferito di una serie di esplosioni nella città a cominciare dalle 11 di questa mattina. Secondo la Direzione della polizia nazionale di Kherson, ci sono morti e feriti in seguito ai bombardamenti dell’esercito russo su infrastrutture civili della città, come riporta Unian.