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Ed Sheeran assolto a New York dall'accusa di plagio: non ha copiato Marvin Gay

Ed Sheeran non ha copiato Marvin Gaye. Un tribunale federale di New York ha scagionato il 32enne cantante britannico dall’accusa di aver «rubato» parti della ritmica e della base musicale dal classico del soul Thinking Out Loud. Sheeran si è detto felice del verdetto.

La superstar dello Yorkshire era stato portato in tribunale dagli eredi di Ed Townsend, che aveva scritto il celebre singolo del 1973 con l'artista della Motown. L’accusa era di essersi appropriato di elementi della canzone violandone il copyright: «Ci sono straordinarie somiglianze», avevano argomentato gli avvocati degli eredi di Townsend - tra questi Ben Crump che ha rappresentato la famiglia dell’afro-americano George Floyd ucciso nell’estate 2020 dalla polizia di Minneapolis - mostrando in aula un video in cui Sheeran interpreta un mash up dei due brani: «È una confessione: abbiamo la pistola fumante».

Gaye, premiato con un Grammy postumo alla carriera, fu ucciso nel 1984 dal padre durante una lite, Townsend è morto nel 2003. Una prima azione legale nel 2017 era finita con un nulla di fatto. Il caso era finalmente approdato in tribunale nei giorni scorsi davanti al 95enne giudice Louis Stanton che aveva invitato giuria e pubblico in aula a contenersi (e non ballare) quando i legali dei Townsend avevano mostrato il video del mash up.

Sheeran, che per seguire personalmente il processo aveva rinunciato a tornare in patria per il funerale della nonna in Irlanda (quella che aveva ispirato la canzone del 2017, Nancy Mulligan), aveva replicato che sarebbe stato davvero «un idiota" se fosse salito sul palco per farlo davanti a 20 mila persone. La sua avvocatessa, Ilene Farkas, aveva insistito che il cantante e la sua co-autrice Amy Wadge avevano scritto Thinking Out Loud indipendentemente da Let's Get It On: «Gli accordi sono elementi musicali comuni che non appartengono a nessuno».

Sheeran, la cui fortuna è stimata in 200 milioni di dollari, aveva detto in passato di aver composto la ballata ispirato dalla storia d’amore dei suoi nonni. In aula a New York aveva spiegato che molti brani pop usano gli stessi accordi e che lui spesso presenta durante i concerti mash up di varie canzoni: «È facile uscire e entrare dai brani se sono nella stessa chiave. Puoi passare da Let It Be a No Woman, No Cry», aveva aggiunto riferendosi ai classici dei Beatles e di Bob Marley. Per Sheeran la notizia del tribunale è arrivata alla vigilia dell’uscita dei 14 brani del nuovo album Subtract prodotto da Aaron Dessner a cui Ed ha lavorato per oltre un decennio: «Se dovessi perdere lascerò la musica» aveva detto qualche giorno fa la superstar, sconvolto dal trovarsi a difendere la sua reputazione artistica. L’album e l’assoluzione sono stati oggi un modo di voltare pagina a chiusura di un annus horribilis: Sheeran nel 2022, nel giro di un mese aveva perso il miglior amico Jamal e visto i medici diagnosticare un tumore alla moglie incinta senza la possibilità di cure fino al momento del parto.

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