“Una scuola più aperta, ancorata al territorio, una scuola “più affettuosa”, capace di condividere la gioia di stare insieme, di rigenerarsi attraverso una nuova formulazione dei saperi e delle relazioni interpersonali, che integrano i nuovi canali di comunicazione multimediale all’informazione tradizionale, colmando così quel gap educativo esistente fra nord e sud”. E’ stato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in collegamento da Roma a inaugurare, in diretta sul canale YouTube gli incontri istituzionali di GDS Academy, il ciclo di eventi web lanciato da Società Editrice Sud nell’ambito del progetto Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine, promosso in collaborazione con gli istituti scolastici di Messina e della Calabria.
Il prof. Bianchi, accolto dal presidente e direttore editoriale di Società Editrice Sud Lino Morgante e dal direttore responsabile Alessandro Notarstefano, dall’auditorium della Ses assieme alla responsabile del progetto Natalia La Rosa, ha avuto il piacere di intrattenersi con gli studenti rispondendo ai loro quesiti. Bianchi parlato del ridisegno da parte del Governo della Scuola, “che pur portandosi dietro pesanti eredità, rimane la più importante istituzione del Paese”; 18,5 miliardi di euro stanziati all’interno del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, necessari alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica, lotta alle povertà educative e scuole professionali. Della proficua collaborazione tra Governo nazionale e regionale ha parlato l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, il quale ha ribadito l’impegno della Regione Sicilia particolarmente vicina alla comunità educante in termini di ascolto e prossimità; “nonostante l’emergenza Covid, lo scorso anno la nostra regione ha registrato il più alto livello di didattica in presenza”.
"Dad non va buttata, serve per scuola più aperta"
«Durante la pandemia abbiamo scoperto tutti gli strumenti digitali e abbiamo fatto con essi un salto, pure gli anziani come me siamo costretti a imparare a usare questi strumenti, ne abbiamo capiti i vantaggi e i limiti. Possiamo ora continuare a usarli per allargare le mura della classe: sarebbe bello se una classe di Vibo Valentia si collegasse con una classe di Torino e magari con una classe in Germania. Usiamo questi strumenti per allargare la nostra visione del mondo. La dad è uno strumento che non va buttato via ma usato come leva per una scuola più aperta».
"Al lavoro per più mense, musica e palestre"
«Stiamo lavorando molto sulle mense sulle palestre e stiamo facendo un intervento sulla musica, che mette insieme i ragazzi. Vogliamo una scuola che permetta di avere conoscenze per il lavoro e che permetta di stare molto con i compagni per condividere la gioia dello stare insieme. Che la scuola italiana sia in sofferenza non è una novità di oggi, il Covid ha esasperato tanti aspetti, la povertà educativa, la dispersione e tanto altro. Noi in questo periodo abbiamo fatto uno sforzo per mantenere viva la scuola nonostante il Covid. La scuola deve essere più aperta, legata ai laboratori, più capace di usare gli strumenti digitali. Un intervento specifico va fatto sulle scuole tecniche e professionali. Stiamo lavorando sull'organizzazione della scuola: c'è una caduta demografica significativa e c'è il rischio che in molte parti d’Italia chiudano le scuole. C'è un bisogno che ci siano piu ragazze nei percorsi scientifici e tecnici. Abbiamo poi predisposto un programma nazionale che veda l’ambiente al centro, la Rigenerazione scuola. Faccio il ministro come uno che ha senso del dovere: sento la responsabilità del paese intero, di tutti voi, anche perché la nostra scuola ha molte e pesanti eredità del passato ma resta l’istituzione più importante del paese quindi faccio il ministro anche con molto orgoglio».
"Non volevo andare a scuola, poi ne ho capito bellezza"
«Ricordo che a 6 anni non volevo andare a scuola, a casa stavo bene, giocavo, mi chiedevo perchè devo andare a scuola? Ma poi il primo giorno è stato uno dei più belli della mia vita, ho conosciuto la bellezza dello stare a scuola. E l’altro giorno abbiamo fatto la cena per i 50 anni dalla maturità, è stata una gioia vedere i miei vecchi compagni. A voi giovanissimi dico: divertitevi e state insieme, è il ricordo più bello che rimarrà quando diventerete grandi».
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