«La parola diversità non mi piace, ha in sé qualcosa di comparativo e una distanza che non mi convince», dice Drusilla Foer nel suo monologo a Sanremo. «Ho cercato un termine per sostituirla e ho trovato unicità, mi piace, piace a tutti, perché tutti noi siamo capaci di notare l'unicità dell’altro e tutti pensiamo di essere unici. ma per comprendere e accettare la propria unicità è necessario capire di cosa è fatta, di che cosa siamo fatti noi, certamente delle cose belle, ambizioni, valori, convinzioni, talenti».
«Non è affatto facile ma vanno prese per mano tutte le cose che ci abitano e portate in alto, nella purezza della libertà», dice, salutata da lungo applauso del pubblico. «Sono una persona molto fortunata a essere qui, ma date un senso alla mia presenza su questo palco e tentiamo insieme l’atto più rivoluzionario che c'è, l’ascolto di se stessi, delle nostre unicità, per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convenzioni, facciamo scorrere i pensieri in libertà, senza pregiudizio, senza vergogna, liberiamoci dalla prigionia dell’immobilità».
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2 Commenti
Ramon
05/02/2022 15:46
Fuori la propaganda politica dal festival della musica. Che cazzo centra la propaganda politica della parte riformista della politica con la musica ??? Perché questa è propaganda politica mascherata da spettacolo. A me fa tutto veramente schifo !!! Che vengano utilizzati tantissimi soldi pubblici degli italiani per fare propaganda politica. Nel cercare di convincere il popolo a certi ideali legati al finto buonismo del partito democratico e dei 5 stelle. A questo punto per par condicio dovevano invitare una persona di estrema destra a fare il suo monologo. Qui c'è la palese volontà a convincere il popolo a creare ina riforma nel nodo di pensare. E poi cosa significa essere diverso dagli altri è un insulto ??? Ogniuno di noi è diverso dagli altri. Non esiste una sola persona che sia uguale agli altri. Io proporrei che non venga più pafgato il canone RAI, se i soldi pubblici vengono utilizzati soamente per fare propaganda politica al interno di un festival delle canzoni italiane.
Enrica Zorzi
05/02/2022 16:20
BRAVA Evviva L'UNICITÀ