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Addio alle password, il futuro è delle passkey

Le password sono da decenni uno dei principali strumenti di autenticazione online, ma ormai rappresentano una soluzione obsoleta e insicura. La difficoltà di ricordare codici di accesso complessi e unici per ogni account, unita alla vulnerabilità delle combinazioni alfanumeriche troppo comuni, ha reso necessaria la ricerca di alternative più efficaci.

Le password sono da decenni uno dei principali strumenti di autenticazione online, ma ormai rappresentano una soluzione obsoleta e insicura. La difficoltà di ricordare codici di accesso complessi e unici per ogni account, unita alla vulnerabilità delle combinazioni alfanumeriche troppo comuni, ha reso necessaria la ricerca di alternative più efficaci. Basti pensare che ancora oggi tra le password più usate ci sono la parola stessa "password" o la sequenza di numeri "123456". Un gioco da ragazzi anche per un hacker alle prime armi.

Le statistiche sulla violazione di dati rivelano in tutto il mondo costi miliardari a causa delle credenziali compromesse. Da tempo le passkey, o chiavi di accesso, sono considerate dagli esperti la soluzione per garantire in futuro la sicurezza degli account online, perché ridurrebbero il rischio di furti d'identità e attacchi informatici.

Non a caso, allo standard sviluppato dalla Fido Alliance aderiscono aziende di rilievo globale come Apple, Google e Microsoft. E l’elenco delle organizzazioni che offrono la passkey in alternativa alla password continua a crescere.

Si tratta di codici unici, generati automaticamente e di cui nessuno è a conoscenza, nemmeno l’utente stesso. Il sistema di autenticazione consente di creare e accedere a un account online senza la necessità di digitare alcun codice né testo. Basta uno smartphone, un tablet o un pc, utilizzabile come “autenticatore” tramite un’impronta digitale o il riconoscimento facciale.

La generazione di una coppia di chiavi crittografiche, di cui una pubblica salvata nel server e l’altra privata sul dispositivo dell’utente rende estremamente difficile per un hacker appropriarsi dei codici segreti.

Quindi, si potrà stare più tranquilli? Non del tutto. Negli Stati Uniti, ad esempio, si moltiplicanoi furti di smartphone borseggiati o addirittura scippati dalle mani dei proprietari Attraverso i dispositivi sottratti, soprattutto se iPhone i ladri riescono ad appropriarsi di somme ingenti da app bancarie e carte di credito e a volte mettono a segno furti di identità o attivano finanziamenti a nome del malcapitato Episodi che dimostrano come la strada verso la sicurezza assoluta nel digitale così come nella vita reale, semplicemente… non esiste

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