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È morto Gianfranco D'Angelo, il comico cult di Drive in e Striscia la notizia

Attore, comico, cabarettista, doppiatore, imitatore e cantante, era nato a Roma nel 1936 ed è stato l'attore cult della Tv degli anni '80

"L'attore Gianfranco D’Angelo è morto nella notte fra il 14 e il 15 agosto al Policlinico Gemelli di Roma dopo una breve malattia. Avrebbe compiuto 85 anni il 19 agosto".

Lo fa sapere il suo ufficio stampa in una nota. Attore, comico, cabarettista, doppiatore, imitatore e cantante, era nato a Roma nel 1936. Dopo aver svolto diversi lavori, debutta in Rai all’inizio degli anni '70, dove è apparso in vari programmi a fianco dei personaggi di punta dell’epoca, da Raffaella Carrà a Sandra Milo. Ha fatto parte del gruppo del Bagaglino con Pippo Franco e ha recitato in molti film, a teatro e in televisione, dove ha partecipato a programmi quali Drive in e, più recentemente, Striscia la notizia. Nel 2019 era apparso nel film W gli sposi diretto da Valerio Zanoli. Lascia due figlie, Daniela e Simona, entrambe attrici.

La carriera

Dopo aver cambiato mille mestieri, per anni ha vissuto calandosi ogni giorno nei panni di un serio - ma non troppo - impiegato della SIP, e ogni sera in quelli, sicuramente a lui più congeniali, dell'attore. Al talento naturale aggiunge una tecnica cabarettistica appresa nei due maggiori templi del genere, il Derby di Milano e il Bagaglino di Roma, nei momenti del loro massimo splendore. La prima grande occasione è del 1971, quando viene chiamato da Garinei e Giovannini per recitare nella commedia musicale Alleluja, brava gente al fianco di Gigi Proietti e Renato Rascel. La sua corpulenta gestualità, ormai raffinata dal mestiere, viene notata dai registi e dai produttori del cinema commerciale, del quale diventa uno dei maggiori esponenti di quel periodo.

Nel 1971, esordisce in televisione col varietà Foto di gruppo, al fianco di Raffaele Pisu. Poi, in un crescendo di successi: Dove sta Zazà (1973), Milleluci (1974), con Mina e Raffaella Carrà, Mazzabubù (1976), La Sberla (1978-79), C'era una volta Roma (1979), Signori si parte (1980) e Tilt (1981). Nel 1983 trasferitosi in Fininvest porta la sua inesauribile carica di simpatia e ironia nell'indimenticabile varietà Drive in, che, fino al 1988, lo presenta alla ribalta - notevolmente dimagrito - come imitatore e fustigatore dei costumi dell'italiano medio, spostando l'asse dei suoi testi sulla satira sociale e politica. Con i suoi ritmi serrati, le battute che non danno tregua, i monologhi taglienti, i personaggi centrati, D'Angelo è il protagonista del primo varietà veramente nuovo della televisione italiana, diretto da Giancarlo Nicotra prima e da Beppe Recchia poi. Nel 1988-89 conduce, insieme a Ezio Greggio, il programma di Canale 5 Striscia la notizia comparendo anche, nelle vesti d'imitatore, nei programmi Odiens e Televiggiù. Dopo essere protagonista nel 1992 della sitcom di Canale 5 Casa dolce casa, nel 1993 torna in Rai conducendo, insieme a Gabriella Carlucci, lo spettacolo di Raiuno Luna di miele. Nel 1995 e nel 1996 appare al fianco di Raffaella Carrà nel programma Carràmba che sorpresa!, suscitando come sempre i favori del pubblico per la sua carica di simpatia e di travolgente comicità. Gianfranco D'Angelo è anche un eccellente attore teatrale: nel 1992 recita nella farsa Chi fa per tre, di Cooney e Hilton, diretta da Pietro Garinei, in scena per due stagioni, che riscuote un enorme successo nei teatri di tutta Italia. L'anno successivo ottiene un altro grande successo con Gli uomini sono tutti bambini, originalissimo lavoro, dove i monologhi di D'Angelo si alternano alle canzoni di quattro interpreti femminili, che riscuote grandissimo successo di pubblico e il plauso unanime della critica di tutta Italia. In seguito è lo scanzonato interprete della divertentissima commedia brillante francese Tredici a tavola (1993-94), di Sauvajon.

Nella stagione 1995-96 recita e canta accanto a Sabrina Ferilli nel musical I cavalieri della tavola rotonda, di Galli e Capone, nei panni di Re Artù. ? inoltre il protagonista de I peggiori anni della nostra vita (1996-97), una satira sociale e politica di Enrico Vaime, insieme alle figlie Daniela e Simona. Nel 1997 porta in scena insieme a Brigitta Boccoli, de Il gufo e la gattina di Bill Meinhoff, che riprenderà nella stagione 1998-99. ? anche il magnifico interprete de L'ultimo Tartan (1998-99), con la regia di Sergio Japino, in scena al Salone Margherita di Roma. Sempre diretti da Japino sono due grandissimi successi, come Il padre della sposa (2001-02), accanto alla figlia Simone, e È ricca, la sposo e l'ammazzo (2002-03). La prima è una esilarante commedia che affronta con ironia e divertimento il tragicomico momento del distacco dell'amata figlioletta da una normale famiglia borghese, e dei preparativi per il suo matrimonio. La seconda è una divertente e romantica commedia, una storia d'amore un po' anomala, con punte di grande comicità e momenti di commossa tenerezza. A teatro è a fianco ad Alena Seredova ne "La signora in rosso" (2004-2005), a Sandra Milo in "Di profilo sembra pazzo" e "Il Padre della sposa" (2005-2006), e a Ivana Monti in "Indovina chi viene a cena" (2006-2007).

Gianfranco D'Angelo è stato davvero un eccellente comico, distintosi sempre per la sua sottile e pungente ironia, mai volgare e davvero travolgente. Un vero "signore" della risata!

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