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Vaccini, BioNTech lancia l'allarme: "Troppe richieste, servono altre dosi di vaccino"

Il capo della BioNTech, Ugur Sahin, ha avvertito che se altri vaccini contro il coronavirus non saranno approvati subito in Europa la sua azienda da sola non riuscirà a coprire il fabbisogno. «La situazione non è buona. Si è creato un gap perché non sono stati approvati altri vaccini e noi dobbiamo coprire il buco con i nostri», ha spiegato in un’intervista al settimanale tedesco Spiegel.
Il ministro della salute tedesco, Jens Spahn, ha esortato l'Ema ad approvare rapidamente anche il vaccino sviluppato dall’Università di Oxford e da AstraZeneca ma i tempi per l'approvazione di quest’ultimo restano incerti.

Parte del problema risiede nell’ordine relativamente basso di 300 milioni di dosi fatto dall’Ue alla BioNTech per il vaccino anti-Covid e il fatto che sia stato firmato solo a novembre, più tardi rispetto ad altri Paesi. Bruxelles evidentemente pensava che ci sarebbero stati «diversi fornitori» dai quali scegliere, vista la corsa mondiale a sviluppare sieri: «Un simile approccio ha senso, ma a un certo punto è diventato chiaro che molti non sarebbero stati in grado di fornirli velocemente», ha sottolineato Ozlem Tureci, co-fondatrice della BioNTech con il marito Sahin.
Da qui, la "fame" di dosi che sta mettendo a dura prova l’azienda tedesca. Per rispondervi, ha spiegato Sahin nell’intervista al Der Spiegel, sono stati velocizzati i piani per realizzare un nuovo sito produttivo a Marburgo, che dovrebbe entrare in funzione a febbraio, «molto prima del previsto» e dovrebbe aiutare a fornire 250 milioni di dosi aggiuntive nella prima metà del 2021. Inoltre, sono stati raggiunti accordi con 5 case farmaceutiche in Europa per aumentare la produzione e negoziati sono in corso con altre aziende specializzate, ha aggiunto Tureci.
«Per la fine di gennaio, dovremmo avere chiarezza su cosa e quanto in più possiamo produrre», ha assicurato il marito. La BioNTech era stata chiamata a fornire 1,3 miliardi di dosi in tutto il mondo, sufficienti per vaccinare 650 milioni di dosi.

L'India apre a nuovi vaccini

L’India approva l’utilizzo del vaccino Oxford-AstraZeneca. Lo riferisce il sito della Reuters citando fonti vicine al dossier. Il Paese vuole iniziare a somministrare il vaccino a stretto giro, probabilmente entro mercoledì, hanno aggiunto le stesse fonti. L’India, il secondo paese al mondo per numero di contagi dopo gli Usa, si aggiunge al Regno Unito e all’Argentina tra i paesi che hanno dato il via libera all’utilizzo di emergenza del
vaccino AstraZeneca.

 

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