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Covid, Patuanelli: il coprifuoco resta alle 22. Le Regioni: meglio alle 23

Ci sarà oggi il Consiglio dei ministri e il coprifuoco rimane alle 22, come deciso dalla Cabina di regia di venerdì scorso. Lo ha detto a Studio 24 su RaiNews il ministro delle Politiche agricole, alimentari Stefano Patuanelli. «Vorremo - ha aggiunto - che sulla scuola si tornasse al 100%. Intendiamo porre il tema in Cdm e, come sempre, troveremo una soluzione di equilibrio. Anche se Regioni chiedono limiti per motivi di trasporti, come M5S riteniamo di dover garantire agli studenti delle Superiori per questi ultimi 100 giorni di scuola lezioni in presenza».

Fedriga: proponiamo ampliamento coprifuoco alle 23

"Come regioni abbiamo proposto misure responsabili. Chiediamo di ampliare il coprifuoco solo di un’ora, alle 23, per dare respiro alle attività, perchè oltretutto ripartiranno solo i locali che hanno spazi all’aperto, una forte limitazione che spero nelle prossime settimane possa essere superata. Le regioni hanno elaborato linee guida anche per attività al chiuso. Speriamo di ripartire con la ristorazione al chiuso prima del 1 giugno. Poi su questo decide il governo" così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle regioni, ospite a "The Breakfast Club" su Radio Capital.

Sulla scuola il presidente Fedriga scettico sul ritorno in classe al 100%: "Obiettivo di regioni e governo è arrivare il prima possibile al 100% della presenza. Ma abbiamo fatto presente al governo dell’impossibilità oggettiva di tornare tutti a scuola in presenza. Fisicamente mancano i mezzi. Solo nella mia regione, servirebbero 300 bus in più, oltre a quelli già richiesti. Tutte le regioni hanno chiesto aiuto a società private e preso moltissimi bus turistici, ma questi mezzi hanno un limite. I bus turistici non possono essere utilizzati nei centri urbani. Ci sono problemi tecnici importanti. Anche nelle scuole mancano gli spazi fisici per garantire il ritorno in classe di tutti gli studenti. La scuola ha avuto grande attenzione da parte della politica, ora siamo con molte attività chiuse e scuole in presenza al 100% fino alle medie e oltre al 50% nelle scuole superiori. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo lavorato per garantire un diritto ai ragazzi ma anche una prospettiva per il paese".

 

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