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Tenta di impedire rapina a Torino, gravissimo carabiniere accoltellato

Sono gravi le condizioni del carabiniere ferito nel tentativo di sventare una rapina in farmacia a Torino. Il brigadiere, in servizio presso la compagnia Oltre Dora, è stato colpito da due coltellate al torace, una delle quali avrebbe interessato un polmone, e da un altro fendente a una gamba. Ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco, dove è giunto il comandante provinciale, generale Claudio Lunardo, è intubato. Ancora da chiarire quanto accaduto. Di certo c'è soltanto che era in farmacia per acquistare dei medicinali, libero dal servizio, e si è trovato di fronte due rapinatori travisati, che dopo l’aggressione sono fuggiti.

Attualmente il militare si trova all’ospedale Giovanni Bosco della città: le sue condizioni sono gravi, la prognosi è riservata. Il militare presta servizio presso la compagnia Oltre Dora - sezione antidroga. Dalle prime informazioni il carabiniere si trovava in farmacia quando due rapinatori hanno fatto il loro ingresso armati di pistola, rilevatasi poi una scacciacani. Mentre i due si dirigevano alle casse, il carabiniere sarebbe intervenuto disarmando uno dei rapinatori, mentre l’altro complice reagiva accoltellando il militare. I due rapinatori sono fuggiti con l'incasso e attualmente ricercati. "L'Unione sindacale italiana carabinieri (Usic) esprime solidarietà al collega che questa sera a Torino è stato accoltellato mentre tentava di sventare una rapina, nonostante fosse libero dal servizio - dice in una nota Davide Satta, segretario generale aggiunto dell’Unione sindacale italiana carabinieri (Usic) -. L’Usic augura pronta guarigione al collega, il cui sacrificio ribadisce lo spirito che anima ogni carabiniere. Siamo sempre pronti a intervenire, spesso non preoccupandoci di noi stessi, ma anteponendo il bene comune e il senso del dovere alla nostra incolumità. E il collega intervenuto nella farmacia di corso Vercelli, che non ha esitato davanti ai rapinatori, dimostra la vera natura del carabiniere. Forza 'Elvis'".

Mosap: "Non abbiamo mezzi e norme idonee"

«L'augurio è che il collega possa farcela ea lui va il nostro primo pensiero. Ma non possiamo non sottolineare per l’ennesima volta, che non disponiamo di mezzi e nome idonei a fronteggiare i delinquenti. Se usiamo l’arma in dotazione ci indagano, urlando all’abuso. Se non la usiamo, finiamo morti ammazzati. Adesso basta, la misura è colma». Commenta così Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), quanto avvenuto a Torino, dove un carabiniere libero dal servizio, impegnato a sventare una rapina in farmacia è stato accoltellato gravemente. Il militare è stato intubato e si trova ricoverato in ospedale in codice rosso.

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