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Trovato morto in casa l'attore Paolo Calissano: si indaga per omicidio colposo

Era morto da almeno due giorni l’attore genovese Paolo Calissano, trovato cadavere nel suo appartamento nel quartiere romano della Balduina. Il cadavere era infatti in stato di decomposizione. Lo apprende l’AGI da fonti investigative. A uccidere Calissano, celebre volto soprattutto in serie tv di successo negli anni '90-2000 - dalla 'Dottoressa Gio' a 'Linda e il Brigadiere', fino a ' Vivere' - potrebbe essere stato un mix letale di farmaci. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Medaglie d’oro, coordinati dalla procura di Roma.

Secondo quanto si apprende, in casa sono state ritrovate, sia in flaconi che sparse per terra, numerose pillole di psicofarmaci. Gli inquirenti ipotizzano che il decesso sia dovuto a un’overdose di farmaci, ancora da accertare se fortuita o volontaria.

I pm di Roma indagano per omicidio colposo in relazione alla morte dell’attore Paolo Calissano, trovato privo di vita nel suo appartamento nel quartiere Balduina a Roma. La fattispecie penale per la quale si procede, in base a quanto si apprende, è legata all’esigenza di effettuare una serie di accertamenti, tra cui l’autopsia che è già stata disposta.

Calissano, 54 anni, era finito coinvolto nel 2005 in una drammatica vicenda di droga: una donna brasiliana morta nell’appartamento dell’attore a Genova per un’overdose di cocaina. Calissano era stato arrestato con l’accusa di averle ceduto la droga, venendo condannato a quattro anni di reclusione. Nel 2008 era di nuovo finito sulle pagine dei giornali per un incidente stradale a seguito del quale era stato trovato positivo alla cocaina.

Figlio di un ufficiale dell’aeronautica militare e di una nobile, Mercedes Galeotti dè Teasti dei conti di Mantova, Calissano inizia a lavorare negli anni '80 in uno spot televisivo, per poi perfezionare la tecnica di recitazione nel 1990 alla School of Arts dell’Università di Boston. Dopo alcune esperienze d’attore di fotoromanzi debutta nel cinema e in televisione. L’esperienza professionale cinematografica è molto ricca.

In televisione lavora per diversi programmi, quali Giochi senza frontiere (1993-1994) per la TSI e Divieto d’entrata su Rete 4, insieme a Natalia Estrada. Nel 1995-1996 è su Italia 1 al fianco di Samantha de Grenet, con il programma di video amatoriali 8 mm. E’ noto per aver recitato nelle due stagioni della serie televisiva La dottoressa Giò, nella miniserie televisiva Per amore, nella soap opera Vivere, e nelle due stagioni della serie televisiva Vento di ponente.

Nel 2000 è stato protagonista del videoclip Mi amor di Ivana Spagna. Nel 2004 ha partecipato al reality show L’isola dei famosi, ma ha abbandonato volontariamente il programma prima del tempo a causa di un infortunio al ginocchio. Dopo il tragico caso del 2005 che lo vede coinvolto, la morte in casa sua della brasiliana Ana Lucia Bandeira Bezerra per un’overdose di cocaina, l’attore viene condannato a 4 anni, che sconta nella Comunità per tossicodipendenti «Fermata d’Autobus» di Trofarello.

Libero grazie all’indulto nel 2007, ritorna a recitare, debuttando al Teatro Brancaccio di Roma con il musical A un passo dal sogno, scritto da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime e ispirato dal romanzo di Chicco Sfondrini e Luca Zanforlin, ma la sua partecipazione viene interrotta improvvisamente nel febbraio del 2008 per un malessere. Nel 2014 ritorna in televisione dopo quattro anni in occasione di un’intervista di Barbara D’Urso durante il programma Pomeriggio Cinque.

Nel 2008 torna sulle pagine di cronaca dopo un incidente automobilistico. Viene ricoverato nella divisione psichiatrica dell’ospedale San Martino di Genova con sintomi quali sudorazione fredda e dolore al petto. I primi accertamenti tossicologici evidenziano ancora tracce di cocaina nel suo organismo. Dai test clinici svolti nei giorni successivi emerge che Calissano era giunto in ospedale in stato di alterazione psicofisica per uso di allucinogeni ed era in possesso di una modica quantità di cocaina.

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