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Covid, avanza l'idea dell'obbligo vaccinale per fragili e over 60. Oggi il Consiglio dei ministri

Mario Draghi dice no ai governatori sul rinvio dell’apertura della scuola. Difende le lezioni in presenza e sceglie di puntare su altre misure per raffreddare nelle prossime settimane la curva dei contagi: una circolare darà anche nel pubblico una spinta al ricorso allo smart working, ma soprattutto il Consiglio dei ministri varerà con ogni probabilità nelle prossime ore misure per frenare la risalita delle ospedalizzazioni, a partire dall’ipotesi di obbligo di vaccino per le categorie più fragili e forse per tutti gli over 60.

Mentre sembra destinata ad essere accantonata, almeno per il momento, l’ipotesi di estensione dell’obbligo del Super Green pass (si ottiene con vaccino o guarigione dal Covid) a tutti i lavoratori. E’ in un clima molto teso in maggioranza che il premier, rientrato in mattinata a Palazzo Chigi, mette in fila i tasselli della strategia per difendere la (quasi) normalità riconquistata e contrastare, nelle prossime settimane, l’impennata dei contagi causati dalla variante Omicron. La premessa, viene fatto osservare, è che non siamo più nella situazione di un anno fa. I dati che circolano in queste ore, nel governo e tra le Regioni, dimostrano che la pressione sugli ospedali e le terapie intensive deriva soprattutto dai contagi dei più fragili, in larghissima maggioranza tra i non vaccinati. Dunque le misure allo studio in queste ore - ancora ipotesi, su cui i tecnici lavoreranno in nottata - mirano a spingere le vaccinazioni e raffreddare la curva, nelle prossime tre o quattro settimane. Nulla è ancora deciso in via definitiva: una cabina di regia e un Consiglio dei ministri, probabilmente nel primo pomeriggio, serviranno a trovare un’intesa nel governo.

Ma un punto fermo Draghi lo mette sulla scuola, su cui si consuma un duro braccio di ferro: il premier resiste alla pressione pressoché unanime dei governatori, da Zaia e Fontana a Zingaretti e De Luca, e decide di mantenere le lezioni in presenza, anche se apre alle modifiche delle regole per la Didattica a distanza chieste dalle Regioni. Quanto allo scontro sullo smart working, che vede il leader M5s Giuseppe Conte all’attacco del ministro Renato Brunetta, il presidente del Consiglio vince le resistenze del titolare della Pa. Dalla cabina di regia e dal Cdm dovrebbe arrivare così l'indicazione di intensificare lo smart working ove possibile non solo nel privato ma anche nel pubblico, senza intervenire con nuove norme e mantenendo il lavoro in presenza come prevalente (almeno il 50%), ma indicando con una circolare le categorie di lavoratori pubblici cui permettere di aumentare il lavoro agile. Infine, il punto più dolente: l’estensione dell’obbligo di vaccini. Il Pd lo vorrebbe per tutti, ma una ipotesi allo studio potrebbe prevedere l’estensione ai soggetti più a rischio, magari agendo per fasce d’età e introducendo l’obbligo per gli over 60 (sono 1,2 milioni gli italiani in questa fascia d’età ancora senza iniezione e sono quelli che affollano ospedali e terapie intensive, determinando anche il cambio di colore delle regioni).

Questa misura potrebbe trovare il favore di chi come la Lega è contrario al Super Green pass per tutti i lavoratori. Ma soprattutto avrebbe il vantaggio di potersi applicare quasi da subito e da subito agire sulla curva, mentre nel caso del lavoro l'obbligo (invocato da FI) non potrebbe partire prima di febbraio e far vedere i suoi effetti nelle settimane successive. Nulla è ancora deciso, da Palazzo Chigi invitano alla prudenza. Altre ipotesi sono al vaglio, come un intervento sui maxi assembramenti (alta l’attenzione sugli stadi di calcio). La cabina di regia vaglierà le proposte, tenendo conto che l’ultima stretta, dai trasporti alle palestre, è stata varata neanche una settimana fa.

Cabina di regia e Cdm alle 15

Il governo lavora in queste ore alle nuove misure per frenare l'impennata di contagi causata dalla variante Omicron: una riunione della cabina di regia dovrebbe tenersi intorno alle 15 e il Consiglio dei ministri a seguire, nel pomeriggio. E' quanto si apprende da diverse fonti governative.

Il Pd nella cabina di regia di oggi pomeriggio e nel successivo cdm ha intenzione di riproporre obbligo vaccinale "come via maestra per affrontare il tema della crescita di contagi in corso". E' quanto si apprende da fonti del Nazareno che chiariscono come l'obbligo sia "l'unico modo, a nostro avviso, per fare chiarezza ed evitare di infilarsi in distinzioni di età o di funzioni che finiscono per essere portatrici più di equivoci che di soluzioni".

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