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Papa Francesco: "Non ho stipendio, non guadagno niente. Ma rispondo ai poveri"

Stipendio? «Io non guadagno niente, ma proprio niente! Mi mantengono, e se ho bisogno di qualcosa, chiedo». Perchè Dio ha scelto lei come pastore della Chiesa? «Sono cose misteriose. Non ho fatto alcuna campagna elettorale, non ho pagato nessuno, non ho prestigiosi titoli universitari, sono vecchio: insomma, una vera asina!». Come sarà la chiesa del futuro? «Rimarrà la stessa nella sua essenza, ed è per questo che il peccato del tradizionalismo è volerle impedire di crescere». Sono alcune delle risposte di papa Francesco ai poveri, raccolte nel libro In dialogo con il mondo - Il Papa risponde edito da Corbaccio, nelle librerie dal 1 aprile e anticipato in esclusiva da Famiglia Cristiana, nel numero in edicola.

A raccogliere le domande dei poveri è stata l’associazione Francese Lazare, che si occupa di trovare una sistemazione ai senzatetto. «Il Papa ci ha concesso numerose ore di intervista senza interruzioni», spiegano i volontari di Lazare, «gli abbiamo anche dato un campanello che poteva usare se non voleva rispondere. Non l’ha mai usato, nemmeno quando gli abbiamo chiesto quali fossero i suoi difetti o i suoi amori! Fin dall’inizio, ha fatto un segno per dire che non l’avrebbe utilizzato».

Ne esce un dialogo vivido, sincero e intenso su tantissimi temi, ulteriore conferma della predilezione per gli emarginati, manifestata da Bergoglio fin dall’inizio del suo pontificato. «Papa Francesco, sin dalla scelta del nome con il richiamo al santo di Assisi, ha messo i poveri al centro del suo pontificato. Ma non semplicemente in chiave di aiuti e assistenza, bensì come riscoperta della sacramentalità dei poveri», osserva don Virgilio Colmegna, presidente Casa della Carità di Milano, in un commento pubblicato su Famiglia Cristiana a corredo dell’anticipazione del libro.

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