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Anpi: no alle bandiere Nato il 25 aprile, in Ucraina si rischia la catastrofe

Gianfranco Pagliarulo, presidente dell'ANPI

«Nelle riunioni che ci sono state per preparare la manifestazione di Milano si è parlato di inopportunità di portare le bandiere della Nato, dovremo fare il possibile per impedire qualsiasi incidente e provocazione. Dovremmo parlare di pace, non mi pare che la Nato sia un’organizzazione pacifista». Lo ha detto il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative per il 25 aprile.  Sull'armamento inviato dall’Occidente a Kiev per opporsi all’invasione russa, ha aggiunto: «Si sta creando a una reazione a catena apocalittica che potrebbe portare ad una catastrofe».

De Sanctis: "Gli unici non ammessi sono i fascisti"

"Gli unici non ammessi sono i fascisti". Così il presidente romano dell’Anpi, Fabrizio De Sanctis, risponde ad una domanda sull'eventuale presenza di bandiere palestinesi al corteo del 25 aprile, così come avviene ormai da anni. Una presenza che ha poi fatto decidere la comunità ebraica a non partecipare più al tradizionale corteo romano ormai da otto anni. «Il 25 aprile - sottolinea - festeggiamo la liberazione dell’Italia, festeggiamo la resistenza di un popolo, di una resistenza che attrasse anche tanti ex fascisti. E’ una festa popolare e inclusiva. Vorrei ricordare che i palestinesi partecipano in diverse parti d’Italia e non solo a Roma. Noi non abbiamo mai cacciato la brigata ebraica. Ci piacerebbe avere la comunità ebraica ma se non rispondo alle nostre richieste è dura. Stiamo diventando degli stalker».

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