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Erdogan: "Ho l'impressione che Putin voglia concludere la guerra in Ucraina"

La Turchia ha mediato tra Russia e Ucraina contribuendo a un accordo per uno scambio di 200 prigionieri di guerra. Lo ha rivelato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un’intervista all’emittente americana Pbs in cui ha anche dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin vuole porre fine al conflitto «il prima possibile».
Il leader turco ha sottolineato che si tratta del più importante scambio di prigionieri, in termini numerici, dall’inizio del conflitto e che il raggiungimento dell’intesa contribuisce ad allentare la tensione tra Kiev e Mosca. «Ci siamo concentrati sugli ostaggi dopo l’accordo per il corridoio del grano. Al momento abbiamo raggiunto un accordo per lo scambio di 200 ostaggi. Si tratta di uno sviluppo importante, un passo in avanti notevole», ha detto Erdogan. Il presidente turco ha raggiunto New York direttamente dall’Uzbekistan, dove ha incontrato Putin. «Ho parlato a lungo con Putin e ho capito che vuole porre fine a questo conflitto il prima possibile. Io ho ribadito ciò che ho detto anche al presidente ucraino Zelensky, non ci sono vincitori quando sono i civili a pagare il prezzo della guerra».
Il leader turco ha sin dall’inizio mantenuto una posizione equilibrata tra le due parti del conflitto e ha ripetutamente tentato di far incontrare i due leader, tentativi andati a vuoto, ma su cui Erdogan insiste. «Ho ancora il desiderio di portare allo stesso tavolo Putin e Zelensky, ho voglia di ascoltarli entrambi. Non ci sono riuscito, ma non ho perso la speranza di riuscirci», ha detto Erdogan alla tv americana. Rispetto alla guerra in ucraina Erdogan è tornato sul corridoio del grano, al centro di polemiche da parte di Putin: il leader del Cremlino infatti da un lato spinge affinchè anche i prodotti russi vengano esportati attraverso il corridoio del Mar Nero, dall’altro ha polemizzato sostenendo che la maggior parte delle 160 navi e delle 3 milioni di tonnellate uscite fino ad ora siano andate verso Paesi ricchi e non Paesi a rischio carestia. «Voglio solo che le navi viaggino verso Paesi in via di sviluppo e non Paesi ricchi. Per i prodotti russi troveremo una soluzione», ha detto Erdogan.

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