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Referendum su annessione Lugansk e Donetsk. Crolla la borsa di Mosca. Duma: 10 anni ai renitenti

Il Parlamento dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk, nell’est dell’Ucraina, ha approvato all’unanimità una legge per indire un referendum per l'annessione alla Russia. Lo riferiscono le agenzie russe.  Il referendum avrà luogo dal 23 al 27 settembre. Lo ha detto il vice presidente del Parlamento, Dmitry Khoroshilov, citato dalla Tass. Un referendum per l’annessione alla Russia sarà tenuto anche nella autoproclamata Repubblica di Donetsk dal 23 al 27 settembre. Lo annuncia il Parlamento della stessa repubblica citato da Interfax.

Borsa di Mosca crolla ad annuncio referendum

Gli indici della Borsa di Mosca sono crollati di oltre il 10% subito dopo l’annuncio dei referendum per l’annessione alla Russia nel Donbass e nella regione di Kherson. Successivamente c'è stata una parziale ripresa, con l'indice Moex che poco dopo le 15 ora locale (le 14 in Italia) segnava un arretramento di quasi l’8% e quello Rts in calo del 7,76%.

Duma approva emendamenti su mobilitazione militare

Intanto, la Duma, la camera bassa del Parlamento russo, ha approvato una serie di emendamenti al codice penale che prevedono il rafforzamento delle pene in caso di «mobilitazione», «legge marziale», «tempo di guerra» e "conflitto armato». Per la renitenza alla leva è prevista una pena fino a dieci anni di reclusione. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. Gli emendamenti andranno in votazione domani al Consiglio della Federazione, il Senato russo prima di essere promulgati dal presidente Vladimir Putin. Gli emendamenti, precisa Ria Novosti, prevedono tra l’altro pene dai 5 ai 10 anni di reclusione per «abbandono non autorizzato di una unità o posto di servizio» o per «la mancata presentazione» in servizio per un periodo di oltre un mese. Tutto ciò «durante un periodo di mobilitazione o legge marziale, in tempo di guerra o in situazioni di conflitto armato o conduzione di ostilità». Si prevedono inoltre pene fino a 5 anni di reclusione per la distruzione di armi in tempo di guerra e fino a 15 anni per azioni di saccheggio durante la legge marziale.

Kiev, Russia minaccia con referendum ma ha paura

«Ricatto ingenuo con minacce e storie dell’orrore di 'referendum' e 'mobilitazioni' di chi sa combattere solo contro bambini e persone pacifiche. Ecco come appare la paura della sconfitta. Il nemico ha paura, manipola primitivamente. L’Ucraina risolverà la questione russa. La minaccia può essere eliminata solo con la forza». Così il capo dell’Ufficio del presidente ucraino Zelensky, Andriy Yermak, commenta su Telegram l’annuncio di referendum nelle regioni occupate e l’inasprimento della Duma delle pene in caso ai renitenti alla leva di «mobilitazione generale».

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