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Che cos'è il Captagon, la "cocaina dei poveri" usata da Hamas nell'attentato del 7 ottobre. Toglie la paura e dà forte eccitazione

Una parte dei commando di Hamas che il 7 ottobre si sono macchiati di efferatezze contro i civili israeliani a ridosso della striscia di Gaza erano sotto effetto di una droga sintetica nota come Captagon

Una droga sintetica, composta da anfetamina e caffeina in dosi elevate, che dà forte eccitazione, toglie la paura e spinge a sentirsi più forti. Sono questi gli effetti del Captagon, la sostanza che sarebbe stata usata da una parte dei commando di Hamas che il 7 ottobre si è macchiato di efferatezze a ridosso della striscia di Gaza. A spiegarlo all’ANSA è Silvio Garattini, fondatore e direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri di Milano. Molto diffuso in Medio Oriente, in passato il Captagon è stato usato dall’Isis in diverse azioni terroristiche e anche dagli autori degli attentati a Parigi. Purtroppo, sottolinea Garattini, ora «c'è anche la possibilità di eccitare la gente per spingerla a compiere alcuni gesti, una manipolazione farmacologica e psicologica molto triste». Il prezzo di questi prodotti «si è abbassato» perché l’anfetamina non è più usata a scopi farmacologici ed è facile «reperirli online». «Noi come Istituto Mario Negri - conclude Garattini - non l’abbiamo mai misurata nelle acque reflue italiane, dove domina la cannabis e la cocaina ma di anfetamina ce n'è poca, eventualmente la tracceremmo come anfetamina». Il Captagon era il marchio di un medicinale psicoattivo prodotto negli anni '60 prescritto principalmente come trattamento per il disturbo da deficit di attenzione, la narcolessia e come stimolante del sistema nervoso centrale. Conteneva fenetillina, una droga sintetica che nel 1986 fu inclusa nella Tabella II della Convenzione delle Nazioni Unite sulle sostanze psicotrope e la maggior parte dei Paesi interruppe l’uso. Ora il Captagon è prodotto principlamente in Libano e Siria e lo smercio aiuta anche a finanziare le azioni terroristiche.

Il contrasto alla produzione e al traffico di questa droga è di recente entrato pure nel dossier sulla normalizzazione dei rapporti tra i Paesi arabi e la Siria, dove si trovano diverse fabbriche di produzione. Negli ultimi anni nella penisola araba si sono moltiplicate le operazioni di sequestro di questa droga sintetica. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno di recente puntato il dito contro il business dello smercio, il cui giro d’affari - secondo il Foreign Office - raggiungerebbe addirittura l’ammontare di 57 miliardi di dollari, vale a dire «tre volte i profitti sommati dei cartelli dei narcos messicani». Guadagni che verrebbero facilitati da figure vicine al potere di Damasco o dalle milizie filo-iraniane degli Hezbollah in cambio dell’incasso di cospicue percentuali. Nel 2020 a Salerno è stato eseguito il sequestro di un carico di pillole di Captagon.

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