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Dai presunti legami con Cosa Nostra all'Esselunga, gli altri aspetti dell'inchiesta che ha colpito Toti

Tra gli indagati dell'inchiesta che ha travolto il presidente della Liguria c'è anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto e braccio destro di Giovanni Toti. È accusato di corruzione elettorale, aggravato dalla circostanza di cui all’art. 416-bis.1 c.p. perché, per l’accusa, avrebbe agevolato l'attività di Cosa Nostra. In particolare avrebbe agevolato il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova.

Il coinvolgimento di Esselunga

Nell’ambito dell’inchiesta della procura di Genova su un giro di corruzione è indagato anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A.. Moncada, sottoposto al divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale con l'accusa di corruzione. Stessa misura per Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, figlio di Aldo Spinelli, e per Mauro Vianello, imprenditore operante nell’ambito del Porto di Genova, accusato di corruzione nei confronti di Signorini, ex presidente del porto.

Esselunga ha rispedito le accuse al mittente: «In merito alle indagini della Procura di Genova Esselunga dichiara che il proprio management ha sempre agito correttamente ed esprime fiducia nell’operato della magistratura auspicando che si faccia tempestivamente chiarezza sui fatti».

 

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