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Il giornalista Enrico Testa: "Morso da un ragno violino, tanta paura ma ora sto bene"

[«Sono scioccato, mi è preso un accidente. Però ora sto bene, domani uscirò di casa dopo le 48 ore indicate dai medici. Quindi basta con gli allarmismi: non sono ricoverato in ospedale. Tra un pò diranno pure che sono morto...». Così al telefono con l’ANSA Enrico Testa, caporedattore di Rai Sport. Il giornalista, 53 anni, è stato morso mercoledì scorso da un ragno violino nella sua abitazione di Sacrofano, in provincia di Roma, e ha raccontato la sua storia. Da allora, racconta oggi, è tempestato di telefonate e messaggi. «Ma ora sto meglio» dice.

«Sono stato morso mercoledì verso mezzogiorno, in mezzo alle scapole - racconta - Stavo nel giardino di casa, a torso nudo. Un dolore forte, come fosse un sottile cacciavite arroventato». Il morso non ha praticamente lasciato segno: «Non si vedeva quasi nulla, come un brufolino».

Trattamento medico e consigli

Per fortuna lui e la sua compagna hanno visto il ragno e sono corsi alla guardia medica: «Mi hanno aspirato il veleno con un ago, mi hanno dato le medicine del caso, mi hanno avvisato sui postumi». Che non sono affatto piacevoli: svenimenti, bruciore, vomito, diarrea. E anche «un prurito in tutto il corpo, fortissimo, mi sono fatto male a forza di grattarmi». Gli effetti del veleno possono durare 48 ore, gli hanno spiegato i medici; già domani potrà uscire di casa.

Prevenzione

«Un consiglio a chi si trovasse nella mia stessa situazione? Se uno viene punto e non sa da cosa - risponde Testa - in genere non pensa al ragno violino. Rischia di accorgersene dopo tre giorni» quando il veleno ha già fatto il suo effetto, che può essere tragico: le cronache di metà luglio riportano il caso di un carabiniere morto a Palermo proprio a causa del morso del piccolo aracnide. «Se uno sente un morso particolare - è perciò il suggerimento del giornalista - si vada a fare controllare. Anche perché di questi ragni ce ne sono molti. Ne ho visto un altro a casa mia, nel mio giardino».

Linee guida dalla Asl Roma 3

E’ anche ciò che consiglia la Asl Roma 3 che due anni fa ha diffuso un vademecum sul ragno violino: in caso di morso bisogna allertare il numero di emergenza e il Centro Antiveleni, ma anche lavare abbondantemente con acqua e sapone, senza utilizzare disinfettanti aggressivi, comprimere l’area morsa e, se sono coinvolti degli arti, mantenerli sollevati; evitare di manipolare o incidere il sito in cui è presente il morso.

Caratteristiche del ragno violino

Il ragno violino, ricorda sempre la Asl, è di colore bruno-giallastro, e il corpo non arriva a un centimetro di lunghezza. Comprese le zampe si arriva al massimo a 4-5 centimetri. Insomma, è piccolo e poco appariscente, se non fosse per una macchia scura, a forma appunto di violino, sulla parte anteriore del corpo. E’ un animale notturno: di giorno rimane rintanato in anfratti e fessure, ma anche in solai, scantinati e bagni. Nella stagione più calda però, spiegano ancora le autorità sanitarie, si può trovare anche negli spazi aperti in vicinanza delle abitazioni, come nei giardini, proprio come è capitato al giornalista Rai. In genere non è aggressivo, ma può capitare di essere morsi. Inizialmente, come racconta anche Testa, la cute interessata dal morso non presenta alterazioni. Nelle ore successive può comparire «una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che, nell’arco delle 48-72 ore successive, può ulcerarsi o infettarsi».

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