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"Mio fratello rincorre i dinosauri", il romanzo del giovane Giacomo Mazzariol

È l'estate della maturità quando al diciottenne Max accade qualcosa che gli cambia improvvisamente la vita. Max è la voce narrante di “Gli squali” (Einaudi), il bel romanzo di un autore giovanissimo, Giacomo Mazzariol (classe 1997), già autore di “Mio fratello rincorre i dinosauri”, che tratta con delicatezza e fantasia una vicenda autobiografica: avere un fratellino speciale, Giovanni, con un cromosoma in più. Un romanzo di formazione che affronta il difficile tema della crescita di cui “Gli squali” in un certo senso è la continuazione, anche se da un diverso punto di vista. Allontanatosi dalla stretta vicenda autobiografica, è comunque sempre della condizione giovanile del nuovo millennio che Mazzariol tratta, con la freschezza che connota la sua cifra narrativa.

Max è un ragazzo di provincia che vive con serenità la quotidianità del paese in cui abita: famiglia tradizionale che lo segue con amore, gruppo storico di amici con cui, condivide bici, sport, parrocchia e studio, con l'obiettivo della maturità. Un tipo tranquillo, che ha sempre fatto ciò che gli altri si aspettavano facesse, un po' come tanti coetanei, ma con una passione, quella per l'informatica, che gli assicura la possibilità di racimolare qualche sommetta con lavoretti per tutto il paese. Una passione che potrebbe diventare una scelta universitaria, come peraltro la storia e la filosofia, discipline in cui a scuola si distingue. Insomma, Max si dibatte in quelle indecisioni proprie della sua età e della incertezza dei tempi in cui vive, fino a quando mette in pratica l'idea di un'applicazione che possa fare esattamente questo: aiutare gli studenti a decidere, incrociando gusti, carattere e obiettivi con corsi e indirizzi e quant'altro. Ed è proprio quel progetto che gli fa cambiare improvvisamente vita, prima ancora di pensare di volerlo fare.

Contattato dal fondatore di un incubatore di start-up, si ritrova improvvisamente trasferito a Roma nell'organizzatissimo e asettico ePark dove dovrebbe lavorare su ciò che fino a quel momento ha considerato un'attività da tempo libero. Affronta la novità Max, ne fa esperienza, e capisce che in quel mondo bisogna essere sempre in movimento, veloci e affamati come gli squali che se si fermano muoiono. Ma vivere in quell'ingranaggio che se da un lato, con un profitto sicuro lo gratifica dall'altro lo ingabbia, è veramente quel che il ragazzo vuole? O, forse, gli manca quel tempo lento di cui ha bisogno per capire quel che vuole veramente? Il diritto di vivere l'incertezza, di commettere errori, di tentare la via dell'incognita, un diritto sul quale Mazzariol riflette con il suo giovane, bel romanzo.

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