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I “Frammenti di baseball” e le emozioni di una vita: tutto sul nuovo libro di Poccetti

Il Baseball: un gioco in cui sembra non accadere nulla d’importante per diverse ore, fino a quando si verifica un’azione di cui si parlerà per anni. Ogni competizione, però, nasconde comunque un accadimento, ma su un terreno diverso, quello della nostra interiorità, che seleziona e custodisce frammenti di azioni, trasformandoli in ricordi significativi sugli eventi.

Da tali premesse prende vita “Frammenti di baseball – Fantasie, sensazioni, ricordi” (Controluna), quinta pubblicazione del giornalista e scrittore Stefano Duranti Poccetti, cultore di uno degli sport americani per eccellenza, che attraverso il volume agisce egli stesso una sfida: raccontare il baseball con modalità “letterarie”, adottando un punto di vista immaginifico, emozionale e nostalgico. Il titolo, infatti, allude tanto alla natura frammentaria del gioco, quanto ai brevi componimenti inseriti nel testo: racconti che echeggiano sia il misticismo e l’immediatezza degli haiku giapponesi, sia l’ermetismo ungarettiano, confezionati, la maggior parte, su episodi realmente accaduti, rivissuti però attraverso un immaginario che mescola verità e sogno, ricordo visivo dell’azione e percezione interiore di essa. Infatti, il volume include una serie di elementi interessanti, che assieme compongono il quadro d’insieme del gioco: emozioni tipiche, brevi flash sui passaggi più memorabili, aneddoti tra il fiabesco e il fantascientifico; ma, soprattutto, gran parte della storia dello sport.

Nella scrittura di Poccetti rivivono figure emblematiche del baseball, come Joe DiMaggio, Shoeless Joe Jackson e Ray Chapman, così come i luoghi che lo hanno ospitato, come Polo Grounds ed Ebbets Field, rivestiti tuttavia di quell’aurea mitologica che ne esalta il fascino. Non mancano parallelamente importanti riferimenti alla storia contemporanea, narrata attraverso la consacrazione di Jackie Robinson e di tutti i giocatori della Negro League che, approdando nelle squadre maggiori, hanno contribuito a rompere gli schemi sociali di un’epoca con forti tensioni razziali. Significativi, nell’ambito del binomio sport - letteratura, anche i frammenti dedicati a Blockade Billy, protagonista dell’omonimo racconto di Stephen King, e a Dominic Molise, il giovane italoamericano di “Un anno terribile”, romanzo di John Fante ambientato nell’America della Grande Depressione, quando il baseball rappresentava un sogno, ma anche e soprattutto un riscatto, una via d’uscita dalla povertà.

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