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Reddito di cittadinanza, scatta la sospensione per chi non invia l'integrazione all'Inps

La card del reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza a rischio sospensione: a partire da domani, 21 ottobre, chi ha ricevuto l'sms con richiesta di integrazione da parte dell'Inps e non ha ancora provveduto a presentare la documentazione riceverà lo stop all'assegno.

La richiesta riguarda le prime domande di reddito che sono state presentate, a partire dal 6 marzo 2019, utilizzando un modello che è stato cambiato il 2 aprile 2019, a seguito delle modifiche apportate dalla Legge di conversione del Decreto Legge istitutivo.

Venerdì 4 ottobre sono stati inviati 519.586 sms per avvisare i percettori di Reddito o Pensione di cittadinanza (Rdc/Pdc) che hanno presentato la domanda nel mese di marzo della possibilità di integrare la domanda. Chi non provvederà a presentare l'integrazione si vedrà sospendere il beneficio fino a quando la procedura non sarà completata.

L'integrazione riguarda un'autocertificazione che conferma la mancata sottoposizione a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, e la mancanza di condanne definitive nei dieci anni precedenti la richiesta per una serie di delitti.

Per presentare la richiesta di integrazione basta collegarsi al sito dell'Inps, inserire il protocollo della pratica di reddito o pensione di cittadinanza, il codice fiscale, il codice di lettere e numeri arrivato via sms o mail e procedere all'aggiornamento dei dati.

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