Si chiama Reddito di emergenza, dove per "emergenza" si intende la crisi legata al Coronavirus. È una forma di sostegno al reddito destinato alle famiglie povere e anche a chi abitualmente lavora in nero e che in questi mesi non ha potuto guadagnarsi da vivere per via delle limitazioni dovute al diffondersi della pandemia.
"Siamo di fronte a una povertà nuova e su questa dobbiamo intervenire con urgenza - ha detto questa mattina il sottosegretario all'Economia, Maria Cecilia Guerra, in un'intervista a InBlu Radio -. Mi batterò con tutte le mie forze affinché venga istituito il reddito d'emergenza già nel dl aprile. La partita si gioca in questi giorni, il dibattito è aperto".
Il cosiddetto Rem è un assegno compreso fra i 400 e gli 800 euro che sarà stabilito in base al nucleo familiare e al numero di componenti. Possono richiederlo, ad esempio, disoccupati e lavoratori in nero, fra loro anche colf e badanti che non dovessero essere state messe in regola prima dell'emergenza.
"C'è una certa resistenza di alcune parti politiche - ha sottolineato la sottosegretaria Guerra - che pensano che le persone in difficoltà economica che hanno bisogno di essere assistite sono in questa condizione per colpa loro. In questo momento c'è bisogno di un aiuto temporaneo. Non possiamo pensare che chi non ha la possibilità di guadagnare in questo momento debba essere lasciato a se stesso".
Il Reddito di emergenza dovrebbe spettare a disoccupati e persone in difficoltà che non hanno finora beneficiato di altri mezzi di sostegno come, ad esempio, il Reddito di cittadinanza.
"Sono convinta - ha ribadito la Guerra - che nel decreto aprile ci debba essere il reddito d'emergenza. C'è chi pensa che si debba puntare esclusivamente sulla distribuzione alimentare che non è adatta per alcune famiglie. Purtroppo la distribuzione alimentare ha uno stigma sociale molto forte. Va bene per persone ridotte all'emarginalizzazione".
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