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Reddito di cittadinanza, tagli di settembre sospesi dopo un errore Inps: partiranno a ottobre

Non ci sarà alcun taglio al reddito di cittadinanza che non verrà speso per intero. Almeno per il momento. Il taglio sarebbe dovuto partire a settembre ma l'Inps ha comunicato di aver fatto un errore e che quindi al momento non verrà praticato.

In sostanza, la nuova normativa prevede che se il reddito di cittadinanza non viene speso o prelevato dai beneficiari viene tagliato fino ad un massimo del 20% nel mese successivo. Prevista anche una decurtazione semestrale a partire da febbraio 2021.

Per quanto riguarda il taglio mensile (rimandato ad ottobre), la verifica della spesa deve essere effettuata confrontando il saldo della carta e l'importo erogato (ovviamente tutto al metto di arretrati). Se il saldo è superiore la differenza verrà sottratta dalla ricarica del mese successivo. Il limite massimo dell’importo sottratto non può superare il 20% del beneficio mensile erogato e non speso e la decurtazione non scatta se l’importo è inferiore al 20% del beneficio minimo, pari a 8 euro.

Però ci sono alcune tipologie di modalità di spesa che necessitano di un calcolo più "affinato" e quindi a causa di questo errore tecnico ammesso dall'Inps, il taglio di questo mese viene annullato.

Nel caso in cui il beneficiovenga interrotto la decurtazione verrà effettuata quando ci sarà disponibilità bella carta o quando il beneficio riparte. Nel caso in cui il beneficio venga cessato dopo un semestre dall’ultima erogazione la carta viene disattivata anche se ci sono disponibilità residue.

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