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Il figlio di Harry e Meghan è nato in clinica non a casa

Baby Sussex, il primogenito del principe Harry e la moglie, Meghan, è nato in una clinica privata nel centro di Londra, e non a casa, a Frogmore House. Almeno a sentire i pettegolissimi tabloid britannici, che smentiscono quel che finora si pensava.

Ma poche ore dopo essere venuto alla luce, all’alba di lunedì, mamma e bebè - scrive il Sun - sono subito rientrati a casa, nel villino sui terreni del castello di Windsor.

Secondo i tabloid, di solito molto ben informati, la duchessa, che con i suoi 37 anni è considerata una primipara attempata e che comunque aveva superato la data prevista del parto, è stata trasferita domenica in gran segreto in un ospedale di Londra, probabilmente la clinica Portland (soggiorno base 15 mila sterline), dal principe Harry e dalle sue guardie del corpo di Scotland Yard: un trasferimento così riservato che neppure diversi membri della Casa Reale erano stati messi al corrente del ricovero.

Non è ancora chiaro invece il parto sia avvenuto naturalmente o se si sia trattato di un parto indotto, considerato che anche il principe Harry, quando ieri ha incontrato la stampa proprio nei giardini di Windsor, ha riconosciuto che il bebè si è fatto attendere.

La clinica di Portland, specializzata in ginecologia e ostetricia, è piuttosto esclusiva ed è quella in cui sono nate le figlie del duca di York, le principesse Beatrice ed Eugenia, cugine di Harry. La famigliola al gran completo dovrebbe presentarsi al pubblico, che ne ha seguito le sorti passo passo, mercoledì. Il piccolo non ha ancora un nome, ma Arthur e Albert sarebbero le scelte in pole position.

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