Alcuni rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e della Direzione regionale del ministero della Salute tunisino hanno visitato oggi le delegazioni di frontiera di Dhehiba e Remada, vicino al confine libico, nel governatorato di Tataouine, per ispezionare le risorse disponibili nei rispettivi distretti sanitari, in previsione di un possibile afflusso in massa di rifugiati in fuga dagli scontri armati in Libia.
La visita è finalizzata a prevenire una potenziale crisi umanitaria, come quella del 2011, che richiese una mobilitazione internazionale, alla luce della situazione libica considerata critica dalle organizzazioni umanitarie mondiali. Durante l'ispezione sono stati identificati i bisogni logistici e i mezzi di intervento per garantire una migliore accoglienza di eventuali rifugiati.
La preoccupazione riguardo alla situazione critica in Libia e le sue conseguenze in Tunisia è stata ricordata recentemente dall’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati in Tunisia, Mazen Abu Shanab, che ha sottolineato come, a causa dell’aumento del numero di migranti libici in Tunisia - circa 300 al mese -, occorre raddoppiare gli sforzi in termini di assistenza.
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