«Io e Meghan non avevamo altra scelta»: con il cuore in mano, parlando a un evento di beneficenza per l’associazione Sentebale, domenica sera, il principe Harry per la prima volta ha raccontato in pubblico i tormenti che hanno spinto, lui e la moglie Meghan, a decidere di tirarsi indietro dagli obblighi della Casa Reale.
Harry non ha nascosto «il dolore» che ha comportato la scelta, seguita a «mesi di discussioni», ma ha assicurato anche che lui e la moglie non avevano altra possibilità che fare un passo indietro. «Voglio che ascoltiate la verità da me, per quanto posso condividere - non come un principe o un duca, ma come Harry, la stessa persona che molti di voi hanno visto crescere negli ultimi 35 anni - ma con una prospettiva più chiara. Il Regno Unito è la mia casa e un posto che adoro. Questo non cambierà mai».
«È molto doloroso essere arrivati a questo. La decisione, mia e di mia moglie, di fare un passo indietro non è stata presa alla leggera. Ci sono stati mesi di discussioni dopo anni di sfide. E so di non aver sempre fatto la scelta giusta, ma per quanto riguarda questo, non c'era davvero altra scelta. Quello che voglio sia chiaro è che non stiamo andando via e certamente non ce ne andiamo via da voi».
Harry ha anche chiarito che lui e la moglie avrebbe voluto continuare a rappresentare la regina, sia pur saltuariamente e senza essere remunerati, ma che questo non è stato loro concesso: «La nostra speranza era di continuare a servire la regina, il Commonwealth, le mie associazioni militari, ma senza finanziamenti pubblici. Sfortunatamente questo non è stato possibile. L’ho accettato sapendo che non cambia chi sono nè quanto sono impegnato».
Harry e Meghan avevano già parlato della difficoltà di reggere il peso della vita nella Casa reale e del pressing dei media, un pressing che al principe ha sempre ricordato la morte drammatica della madre e che ha visto replicare con l’attenzione spasmodica sulla moglie.
Parlando all’associazione, creata da lui stesso per perpetuare l’impegno della madre a sostegno dei malati di Hiv e Aids, Harry ha detto di essersi sentito «preso sotto un’ala protettiva» dopo la morte di Lady Diana: «Mi avete seguito così a lungo, ma - ha detto- i media sono una forza potente e la mia speranza è che un giorno il nostro reciproco sostegno collettivo possa essere più potente perchè questo è molto più importante di quanto siamo solo noi stessi».
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