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Cremlino: Parigi è coinvolta, non rivendichi ruolo mediatore. Nessuna tregua per la Pasqua ortodossa

Parigi difficilmente può svolgere il ruolo di mediatore nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina, poichè è effettivamente coinvolta nel conflitto. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
«Difficilmente ci si può aspettare che Parigi ora svolga un ruolo di mediazione, perchè è effettivamente schierata con una delle parti in conflitto. Inoltre, è coinvolta direttamente e indirettamente nel conflitto dalla parte dell’Ucraina», ha spiegato Peskov ai giornalisti, quando gli è stato chiesto se la Russia potrebbe prendere in considerazione il possibile piano di pace di Parigi per l’Ucraina.
«E' difficile immaginare qualsiasi tipo di sforzo di mediazione per ora», ha proseguito Peskov.

Inoltre, «nessuno ha ancora avviato qualsivoglia iniziativa per un cessate il fuoco in coincidenza con la Pasqua Ortodossa (domenica 16 aprile) in Ucraina»: ha detto il portavoce del Cremlino, osservando che in passato qualsiasi tregua proposta da Mosca è stata ignorata da Kiev. «L'idea non è stata proposta da nessuno», ha detto. «Finora non ci sono state iniziative in merito ma la nostra Settimana Santa è appena iniziata. Finora non ci sono state iniziative del genere», ha ribadito, citato dalla Tass. Peskov ha quindi affermato che «Mosca ha già presentato iniziative» su un cessate il fuoco «e lo ha rispettato, ma si è trovata di fronte alla riluttanza di Kiev a fare lo stesso». La scorsa settimana, Leonid Sevastianov, presidente dell’Unione mondiale dei vecchi credenti russi, ha affermato, citando una conversazione personale con papa Francesco, che il pontefice avrebbe suggerito un cessate il fuoco di due settimane nella zona di guerra a partire dal 9 aprile, per le celebrazioni pasquali dei cattolici e degli ortodossi, sottolinea l’agenzia russa Tass. Dal 2014, i cessate il fuoco sono stati ripetutamente dichiarati durante le principali festività, comprese quelle religiose, nell’ambito del processo negoziale di Minsk, ricorda la Tass, affermando che la maggior parte è stata violata dalle truppe ucraine già nelle prime ore e che all’inizio di quest’anno, Kiev «non ha accettato la proposta della Russia di un cessate il fuoco durante le vacanze di Natale e ha continuato a bombardare».

 

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