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Attentato a Mosca: salgono a 137 le vittime della sparatoria al concerto. L'Isis rivendica: 11 arresti, tra loro i 4 assalitori. "Avevano contatti con Kiev"

«I criminali (le persone arrestate nella regione di Bryansk, ndr) intendevano attraversare il confine tra la Federazione Russa e l’Ucraina» con cui «avevano contatti rilevanti», sostengono i servizi di sicurezza russi. La replica: "Una provocazione"

Il bilancio delle vittime dell’attentato alla sala concerti Crocus City Hall, alla periferia di Mosca, è salito a 137, tra cui tre bambini. Lo hanno reso noto gli inquirenti russi, affermando di aver trovato due fucili d’assalto e una grande quantità di munizioni sul posto. Il Ministero russo per le situazioni di emergenza ha riferito anche che il numero dei feriti nell’attacco è salito a 152: «Nell’attacco terroristico, sono state colpite 285 persone (8 bambini), di cui 137 sono morte (3 bambini).Sono state ricoverate 114 persone, tra cui 4 bambini», si legge nel messaggio del MSE citato dall’agenzia RIA Novosti. Lo hanno reso noto le autorità, mentre si scava sotto le macerie della Crocus City Hall dove sarebbero stati presenti circa 6000 spettatori al momento dell'irruzione armata.

Il direttore dei servizi di sicurezza russi Fsb ha riferito al presidente Vladimir Putin l’arresto di 11 persone, tra cui quattro terroristi coinvolti nell’attacco al Crocus City Hall di Mosca. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino citato dalla Tass. «I criminali (le persone arrestate nella regione di Bryansk, ndr) intendevano attraversare il confine tra la Federazione Russa e l’Ucraina» e comunque «avevano contatti rilevanti» con la parte ucraina: è quanto sostengono i servizi di sicurezza russi. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. «Si tratta di una provocazione deliberata dei servizi speciali di Putin, da cui la comunità internazionale ha messo in guardia. Il tiranno del Cremlino ha iniziato la sua carriera con questo e vuole finirla con gli stessi crimini contro i suoi stessi cittadini», replica la direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino attraverso le parole di Andrey Yusov, in un commento alla Pravda ucraina.

In precedenza il capo della commissione per la politica dell’informazione della Duma di Stato Alexander Khinshtein aveva l'arresto di due presunti sospetti: «Secondo le prime informazioni, l’auto dei sospettati è stata avvistata ieri sera vicino al villaggio di Khatsun, nel distretto di Karachinsky della regione di Bryansk. L’auto non si è fermata alla richiesta degli agenti di polizia e ha cercato di fuggire», ha scritto su Telegram Khinshtein. Secondo il suo resoconto, l’auto si è ribaltata durante l’inseguimento. «Uno dei terroristi è stato arrestato sul posto e gli altri sono fuggiti nella foresta. Un secondo sospettato è stato trovato e arrestato in un’operazione di ricerca alle 3,50 del mattino. Le ricerche degli altri proseguono», ha aggiunto. Khinshtein ha detto che sono stati sequestrati una pistola, una cartuccia per fucile d’assalto AKM e passaporti tagiki.

Mosca è dunque tornata a vivere i peggiori incubi degli attacchi terroristici ceceni degli anni '90 quando ieri sera un gruppo di uomini armati, in tenuta mimetica, ha fatto irruzione nel nord-ovest della capitale aprendo il fuoco senza pietà sugli spettatori.

Secondo alcune testimonianze, gli assalitori di ieri nella sala concerti avrebbero lanciato anche granate o bottiglie incendiarie e poco dopo l’intero edificio si è trasformato in un rogo. Per domare le fiamme sono stati messi in campo oltre 470 uomini. Le autorità hanno aperto un’inchiesta per terrorismo.

L'Isis ha rivendicato l'attacco

L’Isis ha rivendicato l’attacco armato a Mosca. Gli Stati Uniti avevano avvertito la Russia del rischio di attacchi da parte dell’Isis-K, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Secondo il New York Times, invece, l’ambasciata americana a Mosca il 7 marzo aveva avvertito Washington che stava «monitorando notizie secondo cui estremisti hanno piani imminenti per attaccare grandi eventi a Mosca, compresi concerti». Nell’allerta, che stando alle fonti del giornale americano era legata all’attacco di ieri, si sosteneva che gli attentati sarebbe potuti avvenire entro 48 ore. L’allarme era stato lanciato dopo che, il giorno prima, i servizi di sicurezza interni (Fsb) avevano detto di aver sventato un attacco con armi da fuoco contro i fedeli di una sinagoga nella capitale. L’intelligence russa aveva precisato che l’attentato era stato pianificato da una cellula del Wilayat Khorasan, la branca afghana dell’Isis, apparsa per la prima volta nel 2014, che si pone come obiettivo la fondazione di un nuovo califfato che riunisca vari Paesi asiatici, tra cui l’Afghanistan, il Pakistan, l’Iran ma anche alcune ex repubbliche sovietiche, come il Turkmenistan, il Tagikistan e l’Uzbekistan.

L’attacco, che il ministero degli Esteri ha invitato tutta la comunità internazionale a condannare, è avvenuto nel quartiere di Krasnogorsk, fuori e dentro la sala da concerti Crocus City Hall, la più grande di Mosca capace di ospitare oltre 7mila persone e dove stava per esibirsi la rock band Picnic. Un centinaio di persone sono state tratte in salvo da dentro la sala o dal tetto, dove si erano rifugiate e che poi in parte è crollato a causa delle fiamme. Per spegnere l’incendio sono stati fatti alzare in volo alcuni elicotteri. L’ambasciata italiana si è immediatamente attivata per verificare l’eventuale presenza di italiani, che al momento non risulta.

In un video si vedono gli assalitori - almeno quattro, altri parlano di cinque - che si avvicinano armi in pugno verso l'entrata della sala da concerti, situata nel salone di un centro commerciale, e sparano a sangue freddo su alcune persone che cercano di ripararsi in un angolo. In un altro video, rilanciato da Novaja Gazeta Europa, si vedono decine di persone accalcarsi verso l’uscita dell’edificio per sfuggire all’attacco, mentre intorno si riconoscono ben visibili decine di corpi raggiunti dai colpi d’arma da fuoco.

La Casa Bianca ha detto che i suoi «pensieri sono per le vittime del terribile attacco» e ha parlato di «immagini orribili, difficili da guardare». Secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby, «non c'è alcun segno al momento del coinvolgimento dell’Ucraina o di ucraini nella sparatoria a Mosca». Anche la presidenza ucraina ha negato qualsiasi coinvolgimento, così come hanno fatto le unità paramilitari russe inquadrate nelle forze di Kiev che nelle ultime settimane hanno rivendicato diversi tentativi di infiltrazione nelle regioni russe frontaliere di Belgorod e Kursk. Ad alzare però subito i toni ci ha pensato l’ex presidente e attuale il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, il falco Dmitry Medvedev: «Se fosse accertato che dietro ci sono terroristi del regime di Kiev, dovranno essere tutti trovati e uccisi senza pietà. Compresi i leader dello Stato che ha commesso tali atrocità», ha minacciato sul suo canale Telegram.

Un portavoce dell’Onu, citato dall’agenzia russa Ria Novosti, ha detto che il segretario generale Antonio Guterres è in lutto per la morte degli spettatori al Crocus City Hall. «Esprimo condanna verso ogni forma di terrorismo e vicinanza nei confronti delle famiglie delle vittime», ha invece scritto su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Il frontman dei Picnic si offre di pagare i funerali

Oltre 600 persone hanno già donato il sangue nelle prima ora di funzionamento dei centri trasfusionali nella regione di Mosca. Shaman, il cantante della band Picnic che avrebbe dovuto esibirsi venerdì sera al Crocus City Hall, ha detto che pagherà i funerali delle vittime e le cure delle persone che sono rimaste ferite durante l’attacco terroristico, come riporta la Cnn. "Siamo tutti una grande famiglia. E in una famiglia non esiste il dolore di qualcun altro», ha detto il cantante, noto per le sue idee nazionalistiche, in un video pubblicato sul social network russo Vkontakte ai suoi oltre 600.000 follower. «Popolo mio, tutti i problemi e le disgrazie hanno sempre unito il nostro Paese. Hanno reso la Russia più dura e più forte. Anche questa volta non sarà possibile spaventarci e spezzarci», ha detto.

Annullati tutti gli eventi culturali di massa in Russia

L’amichevole Russia-Paraguay, in programma lunedì a Mosca, è stata annullata. «A causa dell’attentato» avvenuto ieri sera in una sala da concerto alla periferia di Mosca, «la Federcalcio russa e la Federcalcio paraguaiana hanno deciso di annullare l’amichevole» si legge in una nota. La partita, che avrebbe dovuto svolgersi allo stadio Dynamo di Mosca, potrebbe essere organizzata in un secondo momento, secondo la stessa fonte.

Inoltre tutti gli eventi di massa e di intrattenimento nelle istituzioni culturali federali della Russia sono cancellati per i prossimi giorni. Lo ha detto il ministero della Cultura alla Tass. «Una tragedia terribile e incomprensibile nel Crocus City Hall. Condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime. Piangiamo con voi. Una pronta guarigione alle vittime. Gli eventi di massa e di intrattenimento nelle istituzioni culturali federali sono cancellati per i prossimi giorni», ha affermato il servizio stampa del ministero.

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