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Trump avverte Putin: chiudere la guerra in Ucraina ora o scatteranno nuovi dazi e sanzioni. Altri 1.500 soldati al confine col Messico

Il presidente degli Stati Uniti ha esortato il presidente russo a negoziare subito una fine delle ostilità in Ucraina; in caso contrario Mosca sarà sottoposta a sanzioni e a un inasprimento dei dazi

Donald Trump

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha esortato il presidente russo, Vladimir Putin, a negoziare subito una fine delle ostilità in Ucraina; in caso contrario Mosca sarà sottoposta a sanzioni e a un inasprimento dei dazi. «Portiamo questa guerra, che non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente, a una fine! Possiamo farlo nel modo facile o nel modo difficile e il modo facile è sempre il migliore», scrive Trump su Truth Social, «è tempo di 'FARE UN ACCORDO'. NON DEVONO PIU' ESSERE PERDUTE VITE!».

Trump e il legame con la Russia

«Non sto cercando di danneggiare la Russia. Amo il popolo russo e ho sempre avuto un’ottima relazione con il presidente Putin - questo nonostante la MONTATURA della sinistra radicale sulla Russia, Russia, Russia», scrive Trump, «non dobbiamo mai dimenticare che la Russia ci ha aiutato a vincere la Seconda Guerra Mondiale perdendo quasi 60 milioni di vite».

Minacce di Sanzioni e Dazi

«Farò alla Russia, la cui economia sta fallendo, e al presidente Putin un FAVORE enorme. Chiudila ora e FERMA questa ridicola guerra! NON FARA' CHE PEGGIORARE», prosegue Trump, «se non facciamo un 'accordo', e subito, non ho altra scelta che imporre alti livelli di tasse, dazi e sanzioni su qualsiasi cosa venduta dalla Russia agli Stati Uniti e a varie altre nazioni partner».

Altri 1.500 soldati al confine col Messico

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, «ha firmato un ordine esecutivo per (dispiegare) 1.500 soldati aggiuntivi al confine» con il Messico. Lo ha reso noto la sua portavoce, Karoline Leavitt. Durante un breve scambio di battute con i giornalisti alla Casa Bianca, Leavitt ha affermato che la mossa è conseguente alle decisioni prese da Trump subito dopo il suo insediamento, tra cui la dichiarazione dello stato di emergenza al confine meridionale degli Stati Uniti.

 

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