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Crisi di Governo, Salvini e Di Maio a Palazzo Chigi. Lega: nessun rimpasto, meglio il voto

AGGIORNAMENTO DELLE 19.57. Salvini a Conte: subito in Parlamento.  «Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c'è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori». Lo scrive in una nota Matteo Salvini.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.55.  «Stiamo lavorando per il Paese. Sono tranquillo». Così Luigi Di Maio, intercettato dai cronisti vicino a Palazzo Chigi. «Non ci sono i 'sè», ha risposto Di Maio a chi gli chiedeva se il M5s vuole parlamentarizzare la crisi. «Quello che posso dire che stiamo lavorando per il Paese sto andando al compleanno di mio fratello». «Grazie per il lavoro che fate, so che vi stiamo togliendo qualche giorno di ferie», ha detto ai cronisti. «Ci sono tutti i colloqui in corso che servono, Palazzo Chigi è pagato per lavorare per gli italiani», ha aggiunto.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.04.  Il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende, ha lasciato Palazzo Chigi per un impegno privato. Il premier, si apprende ancora, rientrerà a breve.

AGGIORNAMENTO DELLE 18.45. «Il governo gialloverde non c'è più.  Per fortuna c'è il presidente Mattarella». Lo scrive su Twitter l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

AGGIORNAMENTO DELLE 18.35. "Io dico che questa pagliacciata sulla pelle del Paese ha stancato. Dovrebbero dimettersi tutti e tre: Salvini, Di Maio e il Premier se qualcuno si ricorda di avvisarlo". Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Matteo Renzi.

AGGIORNAMENTO DELLE 18.31. "Salvini e Di Maio hanno fallito ma continuano con la farsa. Con i loro giochetti stanno tenendo il Paese impantanato. Sono degli irresponsabili. Almeno abbiano la decenza di fare chiarezza". Lo dice il vicesegretario vicario del Pd Andrea Orlando.

AGGIORNAMENTO DELLE 18.30.  Matteo Salvini ha lasciato Palazzo Chigi, in auto, dopo l’incontro, durato circa un’ora e mezza, con Giuseppe Conte. Il segretario leghista è atteso stasera a Pescara per un comizio.

AGGIORNAMENTO DELLE 18.14. E' terminato, dopo oltre un'ora, il vertice tra il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Matteo Salvini a Palazzo Chigi.

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Ore di tensione altissima nel governo con la situazione che sembra precipitare, scambi di accuse tra gli alleati della maggioranza e la Lega che evoca esplicitamente le elezioni. A Palazzo Chigi è in corso un incontro tra il premier Conte e il vicepremier leghista Salvini.

Il presidente della Camera Roberto Fico è a colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella al Quirinale. Il presidente del Consiglio ha avuto stamani un colloquio con Mattarella. Il premier, rientrando a Palazzo Chigi non ha risposto alle domande dei cronisti. Secondo quanto si è appreso si è trattato di un colloquio informativo per fare il punto della situazione.

Non si è quindi parlato di apertura di crisi e tanto meno di dimissioni del premier. Sono fonti leghiste a sottolineare che Matteo Salvini è contrario a ogni ipotesi di rimpasto, in qualsiasi forma. E' una nota ufficiale della Lega a chiarire: "L'Italia ha bisogno di certezze e di scelte coraggiose e condivise, inutile andare avanti fra no, rinvii, blocchi e litigi quotidiani. Ogni giorno che passa è un giorno perso, per noi l'unica alternativa a questo governo è ridare la parola agli italiani con nuove elezioni".

La Lega però smentisce indiscrezioni secondo cui Matteo Salvini avrebbe chiesto le dimissioni del premier Giuseppe Conte o starebbe valutando l'ipotesi di ritirare la delegazione dei suoi ministri dal governo. "Parliamo solo attraverso note e fonti ufficiali", sottolineano da via Bellerio. Gli alleati di governo chiedono chiarezza. "La nota della Lega è incomprensibile. Dicano chiaramente cosa vogliono fare. Siano chiari". Così il M5S in una nota.

Il vicepremier 5s Luigi Di Maio è a Palazzo Chigi al lavoro nel suo ufficio. "C'è la consapevolezza e la presa d'atto - precisa la Lega - che, dopo le tante cose buone fatte, da troppo tempo su temi fondamentali per il Paese come grandi opere, infrastrutture e sviluppo economico, shock fiscale, applicazione delle autonomie, energia, riforma della giustizia e rapporto con l'Europa tra Lega e 5 Stelle ci sono visioni differenti. Il voto di ieri sulla Tav ne è solo l'ultima, evidente, irrimediabile certificazione". Replica Toninelli: "Non andare avanti è tradire il mandato".

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