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Vaccino, Ricciardi: "L'Europa acceleri su Pfizer"

«Nel primo trimestre 2021 non avremo sufficienti dosi per tutti, lo sapevamo. Sarà una produzione che gradualmente andrà a incrementarsi», spiega Ricciardi

Walter Ricciardi

«Per fortuna potremo scegliere tra sei vaccini differenti. La battuta di arresto di Sanofi ci farà mancare una parte delle dosi preventivate, ma penso che nel secondo trimestre del 2021 la vaccinazione sarà a buon punto. Un’autorità affidabile e seria come Fda, negli Stati Uniti, apre al via libera a Pfizer e questo sarà uno stimolo per tutti, anche per Ema, in Europa, perché si faccia presto. Penso che Ema possa anticipare la data del 29 dicembre fissata originariamente per decidere, ma comunque entro questo mese è attesa l'autorizzazione». A dirlo è Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute, in un’intervista al Messaggero.

«Nel primo trimestre 2021 non avremo sufficienti dosi per tutti, lo sapevamo. Sarà una produzione che gradualmente andrà a incrementarsi. Per questo le prime forniture, a inizio anno, saranno destinate alle persone fragili dal punto di vista della salute e importanti dal punto di vista del rischio, come gli operatori sanitari», spiega Ricciardi.

«Per garantire una vaccinazione completa servirà tutto il 2021. Degli altri vaccini opzionati, gli ultimi dati sulla sperimentazione di Johnson&Johnson sono buoni, tra l’altro prevede una sola dose e dunque è più semplice, ma sapevamo che non sarebbe arrivato a inizio 2021». Ricciardi si dice «preoccupato dall’effetto delle feste di Natale, ci sono ancora troppi casi positivi. I primi mesi del nuovo anno rischiano di essere molto difficili, drammatici. E sono dell’idea che per categorie a contatto con il pubblico, a partire dagli operatori sanitari, il vaccino debba essere obbligatorio». Per tutti gli altri, invece, «meglio puntare su una accurata promozione e informazione. Se non saranno sufficienti per tornare alla normalità, allora potremo pensare a strade differenti».

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