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Sanremo, il protocollo di sicurezza in 8 punti

Obbligo di tampone, pasti in camera, conferenze stampa da remoto e niente red carpet. Sono alcune delle regole del protocollo per la sicurezza a Sanremo suggerito dalle associazioni di categoria dell’industria discografica, Afi, Fimi, Pmi.

Il codice di comportamento, in otto punti

Nel dettaglio, il protocollo prevede l’obbligo di tampone molecolare per tutte le persone coinvolte al Festival, direttamente o indirettamente (artisti direttori d’orchestra, fonici, operatori accreditati, staff, trucco e parrucco, videomaker/fotografo driver artisti etc.) da effettuare nelle 72 ore che precedono la partenza per Sanremo. Inoltre la Rai dovrà allestire in piazza Colombo a Sanremo una o più tende per effettuare tamponi-rapidi. I tamponi rapidi, a carico RAI, andranno effettuati ogni giorno a tutte le persone presenti e coinvolte nel Festival. La gestione organizzativa è a carico RAI che dovrà comunque fornire alle case discografiche in gara tutti i dettagli.

Le presenze all’interno del Teatro Ariston andranno limitate ai soli addetti ai lavori che saranno dotati di un badge RAI per l’accesso alle aree autorizzate (teatro, retro palco, camerini). Gli hotel dovranno seguire scrupolosamente le procedure Covid e garantire l’accesso ai soli operatori accreditati. Dovranno prevedere uno o più spazi adibiti a interviste, conferenze, etc. che si svolgeranno esclusivamente online.

Per quanto riguarda i pasti, il team dell’artista deve organizzarsi per consumare pranzo e cena in camera attraverso la cucina dell’hotel o facendosi recapitare i pasti in totale sicurezza. Le attività di promozione (interviste radio, interviste TV, conferenze stampa, etc.) devono svolgersi esclusivamente da remoto. Non possono essere previste attività promozionali in presenza. Sono quindi escluse attività tipo: red carpet, esibizioni, servizi fotografici o collegamenti esterni, se non quando strettamente necessarie e regolamentate all’interno del teatro Ariston.

All’interno del teatro, la RAI deve garantire il corretto flusso e l’alternanza nell’utilizzo dei camerini (security e igienizzazione). Gli orari delle prove dovranno essere scaglionati per evitare ogni sorta di assembramento a cominciare dai camerini stessi. Gli spostamenti dovranno essere affidati allo stesso driver dell’azienda per ogni artista e team e il mezzo sanificato di volta in volta. Ogni azienda fornisce alla RAI l’elenco dei propri collaboratori presenti a Sanremo con il luogo dove risiederanno per l’intera manifestazione. Questa lista andrà gestita dalla RAI che dovrà occuparsi della logistica: tamponi, pass, accessi.

Infine, in luogo della presenza fisica dei giornalisti in sala stampa creazione di una room online anche per le votazioni.

Laganà: "Irrispettose le presunte minacce di Amadeus"

«Trovo del tutto irrispettoso nei confronti del CdA far trapelare ipotesi o presunte minacce di lasciare la conduzione e direzione artistica del Festival di Sanremo 2021 proprio durante la riunione consiliare». Lo ha scritto ieri sera sul suo profilo Facebook il consigliere di amministrazione della Rai Riccardo Laganà al termine di una giornata di tensione dominata dalle indiscrezioni sull'intenzione di Amadeus di fare un passo indietro qualora venisse meno la possibilità di ospitare all’Ariston anche un pubblico di soli figuranti, come indicato dal ministro della Cultura Franceschini.

«Le strutture Rai insieme alle istituzioni sanitarie e al Cts - ha aggiunto Laganà - stabiliranno la correttezza e la sicurezza rispetto modalità, presenza di pubblico, figuranti, navi e altre fantasie. Tutto solo nella esclusiva massima sicurezza per lavoratrici e lavoratori che da mesi lavorano per rendere grande e perfetto il festival di Sanremo. E’ tempo di un rispetto nei confronti del servizio pubblico da parte di collaboratori e rispettivi agenti. A ciascuno il suo».

L'infettivologo Bassetti: "Figuranti? Premiamo i sanitari"

«Premiare alcuni operatori sanitari già vaccinati dal covid ed estratti a sorte offrendo loro la possibilità di assistere al Festival di Sanremo al Teatro Ariston al posto del pubblico e dei figuranti». E’ questo il suggerimento dell’infettivologo genovese Matteo Bassetti, che ha parlato a TeleNord, dopo le polemiche per lo stop del ministro della Cultura Dario Franceschini all’ingresso di qualsiasi tipo di pubblico nel teatro. «Negli ultimi giorni si fronteggiano due scuole di pensiero: Festival con pubblico o senza pubblico? Se si decidesse per il pubblico, più che i figuranti, si potrebbe riempire il teatro, con una capienza ridotta, con persone già vaccinate - commenta Bassetti -. In Italia abbiamo un milione e mezzo di vaccinati, sono prevalentemente operatori sanitari e quindi si potrebbero, passatemi il termine, "premiare" per il lavoro fatto nel 2020, alcuni operatori sanitari già vaccinati con la seconda dose che potrebbero essere estratti a sorte».

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