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Juventus, Allegri allontana le voci di addio: "Ad Agnelli ho detto che resto"

«Prima della partita con l’Ajax ho detto al presidente che la mia scelta è quella di rimanere. In settimana mi incontrerò con lui e parleremo in generale, come tutti gli anni». Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, parla così del suo futuro alla vigilia della trasferta contro la Roma.

«Le cose le ho sempre ben chiare, ma da sei mesi, quando ci vedremo parleremo di tutto», taglia corto Allegri. «Se in questi anni non fossi riuscito a portare a casa qualche trofeo, mi impalavano e mi bruciavano, però fa parte del gioco», spiega l'allenatore toscano in conferenza stampa.

Fa parte del gioco, secondo il tecnico bianconero, anche il fatto che altri allenatori vengano accostati ai campioni d’Italia: «Al Milan dovevano mandarmi via e dicevano che al posto mio doveva arrivare Guardiola. Già il fatto che c'è solo un nome vuol dire che sono quotato...».

«L'incontro con Agnelli non è stato posticipato, semmai è stato anticipato di quindici giorni perché di solito ci vedevamo alla fine del campionato - continua Allegri -. Parlare ora di quello che discuterò col presidente, non ha senso, non so e non posso rispondere», aggiunge il tecnico bianconero ai giornalisti che gli chiedono se sarebbe un problema iniziare un’altra stagione in bianconero senza prolungare il contratto.

«Col presidente ho un ottimo rapporto, siamo diretti, c'è stima reciproca e sincerità, come con tutti gli altri componenti della società, da Paratici a Nedved fino a Marotta finché c'è stato», precisa tecnico. Per arrivare a
ottenere grandi risultati la società è la cosa più importante. Puoi avere grandi allenatori, grandi giocatori, ma se non c'è la società che sorregge tutto questo difficilmente arrivi a grandi risultati».

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