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Pierluigi Collina compie 60 anni: uno dei migliori arbitri della storia del calcio

Domani compie 60 anni Pierluigi Collina, uno dei migliori e più apprezzati arbitri della storia del calcio mondiale, attualmente a capo della commissione arbitri della Fifa. Nato a Bologna il 13 febbraio 1960, iscritto alla sezione Aia di Viareggio, di professione consulente finanziario, Collina è stato arbitro effettivo tra il 1977 e il 2005. Iniziò a dirigere gare in Serie C nel 1988 per poi essere impegnato tra il 1991 e fino a fine carriera in Serie A e B. Dal 1995 fu impegnato anche nelle gare internazionali, arrivando a dirigere match di massimo livello.

La Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, Iffhs, che per ogni anno solare attribuisce un premio al miglior direttore di gara del mondo, lo ha indicato al primo posto per sei anni consecutivi, tra il 1998 e il 2003, e altre quattro volte lo ha inserito tra i primi dieci, in seconda posizione nel 2004.

Tra le partite più importanti dirette ci sono anche una finale di Champions League, nel 1998/99, di Coppa Uefa, nel 2003/04, delle Olimpiadi, ad Atlanta '96 tra Argentina e Nigeria, e la partita conclusiva del Mondiale 2002 tra Brasile e Germania. Ha preso parte a due Coppe del Mondo e due Europei. Nel 2001 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. Considerato uno dei «cattivi», Collina è stato un direttore molto rigoroso anche nella sua preparazione alle partite e capace di grande autocontrollo. In un suo libro, dal titolo 'Le mie regolè ha manifestato il suo amore per il calcio evidenziando anche le difficoltà incontrate dai fischietti, vittima di pressioni per giorni durante e dopo gli incontri.

«E allora - ha scritto - parliamo del 'coraggio', del coraggio di decidere, di prendere decisioni difficili, importanti, così importanti da mettere l’arbitro in condizioni di farsi notare, di diventare un protagonista, non il protagonista della partita». Parlando della sulla sua esperienza da arbitro Collina ne ha sottolineato il grande valore umano. «Ho avuto la grande fortuna - ha spiegato qualche anno fa in un’intervista - di arbitrare le più grandi partite, ma devo essere riconoscente a quello che ho fatto per 28 anni principalmente per i valori che mi ha insegnato nel periodo tra i 17 e i 20 anni. Imparavo ad assumermi delle responsabilità in un età in cui di solito non si decide, lo fanno i genitori o i professori o un fratello maggiore. La maturazione che ho raggiunto in quel periodo probabilmente è stata più importante di una finale di Coppa del Mondo o delle Olimpiadi».

Ai vertici mondiali, dopo Collina, tra gli italiani, sono saliti Roberto Rosetti, sei volte tra i migliori dieci arbitri al mondo secondo l’Iffhs, primo nel 2008 e secondo nel 2009, e soprattutto Nicola Rizzoli, sette volte nella top ten e primo nel 2014 e 2015. Come Collina anche Rizzoli, classe 1971 e nativo di Mirandola, Modena, iscritto alla sezione Aia di Bologna, ha arbitrato una finale dei Mondiali, nel 2014, tra Germania e Argentina, una finale di Champions League, nel 2012/13, e una partita conclusiva di Europa League, della prima edizione nel 2009/2010.

Secondo l’Iffhs i migliori arbitri al mondo nel 2019 sono stati, nell’ordine, lo sloveno Damir Skomina, il tedesco Felix Brych e l’olandese Bjorn Kuipers. Nell’ultima classifica non mancano gli italiani. Al quarto posto c'è Gianluca Rocchi, 45 anni, della sezione di Firenze, già decimo nel 2013 e sesto nel 2018.

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