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Jannik Sinner da impazzire. Attesa febbrile per la finale con Medvedev: ma si potrà vedere in chiaro?

Serviva l’impresa, e impresa è stata. Jannik Sinner scrive un’altra pagina del tennis azzurro, conquistando la sua prima finale di Slam e diventando il primo italiano a raggiungere quella degli Australian Open: sfiderà il russo Medvedev domenica mattina, per un’impresa che sarebbe davvero storica. Quarto nel ranking mondiale, ma con il primato ormai sempre più nel mirino (da Melbourne può anche balzare al terzo posto), Jannik di fronte la scorsa note aveva il campione dei campioni, quel Novak Djokovic che sul cemento della Rod Laver Arena non aveva mai fallito. Dieci finali conquistate e altrettante vinte: di fatto da sei anni nel torneo del down under non perdeva (33 vittorie consecutive, ultimo ko il 22 gennaio 2018 quando il serbo venne sconfitto dal coreano Chung negli ottavi di finale).

Serviva il ragazzo altoatesino per interrompere la striscia del serbo, a cui un Sinner in formato monumentale lascia un solo set: finisce 3-1 per l’azzurro dopo 3 ore e 22 minuti di gioco un match che ne poteva durare anche due per come si era messo in avvio, con Jannik partito a razzo e i primi due chiusi 6-1 6-2. Poi il terzo ceduto al tie break 6-7, con un match point annullato che facendosi annullare un matchpoint all’annichilito Djokovic. Sinner non vacilla, stavolta tiene anche alla distanza, e al quarto, senza concedere nemmeno un break all’avversario, mette giù la palla del 6-3 e elimina il n.1. E domenica avrà di fronte il russo Daniil Medvedev che in rimonta ha battuto al 5/o set (dopo essere stato sotto 2-0) il tedesco Alexander Zverev. Medvedev ha ammesso si essersi sentito «un pò perso e nel terzo set mi sono detto 'voglio almeno essere orgoglioso di me stesso se perdo, lottare su ogni puntò «. Medvedev, per la terza volta in finale a Melbourne, proverà a vincere un secondo titolo del Grande Slam dopo gli US Open 2021. «Buongiorno Italia - sorride il campione, ormai da tutti celebrato tra i tennisti più forti in circolazione - Dicono che questo sia il torneo della felicità, beh io sono felice di questo risultato e ora mi giocherò la finale con il sorriso». "E' stata una partita durissima, la sconfitta di Wimbledon però mi ha insegnato come battere Djokovic. Qui ho iniziato benissimo nei primi due set - ha aggiunto -, Nole ha sbagliato tanto. Ho sbagliato un match point nel 3/o, ma volevo essere pronto per il set successivo. Ho iniziato alla grande e non vedevo l’ora di giocare questa partita. Ora sono più tranquillo e domenica giocherò la finale con il sorriso». Djokovic ha potuto solo complimentarsi con l’avversario: «Finale meritata, ha fatto tutto meglio lui, mi ha dominato - ammette Nole - mi ha scioccato, ho giocato credo la peggior partita in uno slam». Il primo appuntamento con la storia è all’alba italiana e Sinner non lo fallisce: la finale inedita di Slam è un obiettivo che stavolta vuole portare a casa, nonostante un Djokovic che di Melbourne è il re assoluto. Il match per Sinner parte in discesa, anche troppo considerando il rivale: nel primo set, con il serbo in ritardo co le gambe, l’azzurro conquista due set point e chiude 6-1 in 35'. Djokovic perde il primo set nelle undici semifinali giocate sul cemento australiano. Sinner domina anche il secondo con con due break e zero palle break concesse all’avversario. Djokovic non riesce a fare Djokovic, con 29 errori in due set in cui ha vinto solo 3 games. Nel terzo set la sfida si riapre grazie a Djokovic meno falloso e Sinner tornato sulla terra, dopo l’avvio da marziano: si arriva al tie break, il serbo si aggrappa al match, salva la palla match dell’azzurro sul 6-5 e va a chiudere 8-6. Si va al quarto, tra gli applausi del Melbourne Park, felice di poter godere ancora dello show. L’azzurro si dimostra più forte, passa dal 40-0 al break. Finisce 6-1 6-2 6-7 6-3 ed è la prima finale Slam per Sinner. Tra l’azzurro e l’ambito trofeo c'è lo scoglio Medvedev, che proprio nel magico finale di stagione Jannik ha sconfitto tre volte sfatando il tabù russo, tra le vittorie quella che è valsa la qualificazione alla finale delle Atp di Torino. In Australia è già storia.

La finale degli Australian Open in chiaro?

L'Italia sogna di vedere il suo campionissimo in chiaro. La finale si giocherà alla Rod Laver Arena di Melbourne con inizio alle 09:30: in queste ore si sta parlando molto della possibilità di poter rendere la partita visibile a tutti trasmettendola sulla tv in chiaro. Discovery, detentore dei diritti tv del torneo australiano, sta pensando di poterla trasmettere, oltre che su Eurosport e sulle piattaforme streaming che ne hanno comprato i diritti, anche sul proprio canale 9. Al momento è solo un'ipotesi, ma come accaduto altre volte in passato potrebbe essere una possibilità da non scartare. Si tratterebbe di un'iniziativa cui Discovery non è obbligata, visto che la fattispecie non rientra nella "lista degli eventi di particolare rilevanza per la società di cui è assicurata la diffusione su palinsesti in chiaro", contenuta in una delibera dell'AGCOM. Per quanto riguarda il tennis, infatti, nel documento si citano "la finale e le semifinali della Coppa Davis alle quali partecipi la squadra nazionale italiana e degli Internazionali d'Italia di tennis alle quali partecipino atleti italiani". Una casistica in cui dunque non ricade la finale dell'Australian Open, pur essendo presente un tennista italiano, e tuttavia c'è un precedente identico abbastanza recente, quando nel 2021 Sky decise di trasmettere in chiaro su TV8 (canale dello stesso broadcaster) la finale di Wimbledon tra Matteo Berrettini e Novak Djokovic.

L'auspicio di Bertolucci

«La finale degli Australian Open dovrebbe essere mandata in chiaro, è uno di quegli eventi che dovrebbero vedere tutti. Se la trasmettesse Discovery sul canale 9? Sarebbe bellissimo». Lo ha detto a Rai Radio1, ospite di "Un giorno da pecora", l’ex tennista e commentatore tv Paolo Bertolucci.

 

 

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