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Tennis: gli scettici sull'assoluzione di Sinner e i dubbi della stampa estera sul caso Clostebol

Sinner è stato scagionato dalle accuse di doping volontario, ma nel mondo del tennis c'è qualcuno che è scettico rispetto alla tesi dell’assunzione involontaria e sulla tesi del passaggio del proibito Clostebol dalle mani del fisioterapista Giacomo Naldi, che lo aveva utilizzato per curarsi una ferita a un dito, al corpo del numero uno del mondo.

Il Corriere della Sera mette in fila le dichiarazioni via social di Nick Kyrgios, Denis Shapovalov e Lucas Pouille: «Ridicolo, che sia stato accidentale o pianificato - ha tuonato l’australiano Kyrgios su X - se sei risultato positivo per due volte al test con una sostanza proibita dovresti stare fuori due anni».

Shapovalov fa notare la diversità di misure adottate per altri colleghi: «Non riesco ad immaginare cosa stiano provando in questo momento tutti gli altri giocatori che sono stati squalificati per sostanze contaminate. Regole diverse per giocatori diversi», scrive il canadese, supportato dal francese Pouille: «E che dire dei giocatori che sono stati squalificati solo per tre mancate presenze e non sono mai stati testati positivi? Forse dovrebbero smetterla di prenderci per stupidi».

Dubbi della stampa estera sul caso Clostebol

«Positivo al controllo a marzo, innocente cinque mesi dopo: il caso Sinner viene alla luce e suscita interrogativi». Così sul caso del tennista italiano numero uno del mondo L’Equipe, che apre il sito internet con il titolo 'Affaire Sinner: una rivelazione tardiva e numerose domande'. «L'Itia (Agenzia internazionale di integrità del tennis), incaricata dell’antidoping nel tennis - scrive il quotidiano sportivo francese -, ha annunciato martedì che l'italiano Jannik Sinner, numero 1 mondiale e recente vincitore del Masters 1000 di Cincinnati, era risultato positivo per due volte a marzo a uno steroide anabolizzante, prima di essere dichiarato innocente da un tribunale indipendente, Sports Resolution, secondo il quale non aveva alcuna colpa e non aveva commesso alcuna negligenza».

L’Equipe parla di «un segreto ben custodito» finora. «Jannik Sinner riceve una sanzione antidoping dopo dei test positivi al clostebol, una sostanza proibita», titola The Athletic, realizzato sul web della redazione sportiva del New York Times, che tiene però a notizia non in primo piano. «Un tribunale a seguito di un’indagine antidoping non ha riscontrato 'colpa o negligenza' da parte dell’italiano, si legge nel sommario online. Insinuante e ironico invece Marca, quotidiano sportivo spagnolo. 'Fatture, uno spray e accuse di un trattamento di favore', questo il titolo di apertura del sito. 'La verità è venuta alla luce - Sinner è risultato positivo, ma non sarà squalificato'. Nell’altro titolo di spalla si legge 'Il tennis esplode dopo la doppia positività di Sinner. Bingo!'. E all’interno prosegue: 'Molti tennisti dubitano dell’equanimità del tribunale nel valutare la sanzione'.

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