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Jacobs e Tamberi, il più veloce e il più alto. È l'Italia che corre e vola

“Citius, Altius, Fortius”: il motto olimpico ufficiale è un'espressione in lingua latina. “Più veloce, più in alto, più forte” (a dire il vero quest’anno è stato inserito anche “communiter”, “insieme”, a sottolineare l’aspetto solidaristico in questo periodo di pandemia mondiale). In queste tre parole c’è la sostanza di ciò che hanno realizzato i nostri due “fratelli d’Italia”: Marcell Jacobs e Gimbo Tamberi. Sono loro l’uomo più veloce al mondo e l’uomo capace di andare più in alto. Non serve altro per delineare i confini di un’impresa che da oggi è immortale.
Tra le 14.38 e le 14.53 del primo agosto 2021, abbiamo vissuto qualcosa che nessuno sino a poche ore prima poteva immaginare. Tutti noi ricorderemo per sempre cosa stavamo facendo quando questi due ragazzi hanno fermato la storia dello sport italiano, firmando l’impresa più grande di sempre. Un’istantanea nella leggenda.
Eravamo quelli che prendevano prevalentemente gli ori negli sport meno popolari. Quante volte abbiamo sentito che molte nostre medaglie erano di “serie b” perché al momento dell’atletica leggera facevamo scena muta. In una infuocata domenica d’agosto è cambiato tutto. La meglio gioventù con due storie pazzesche, di amore, di passione, di sofferenza, ci ha regalato i due ori più inattesi e più belli di sempre, ribaltando un destino che sorrideva sempre agli altri. «L'Italia va veloce e vola alto» scrive il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni. Mai come oggi.

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