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Bombardamenti a Mariupol, bimba muore in ospedale e il medico grida al giornalista: "Mostra le mie lacrime e questi occhi a Putin"

Il dramma dei bambini. Innocenti. Colpiti senza un motivo. Morti sull'altare di interessi di cui loro sconoscevano l'esistenza. Il rosso di quel sangue non si cancellerà mai. E il dramma dei bambini è tutto nelle immagini della CNN che noi abbiamo deciso di non mandare ma che vi raccontiamo. Una bambina di 6 anni gravemente ferita arriva domenica in un ospedale di Mariupol, in Ucraina. Sua madre è disperata, in lacrime, fuori dall'ambulanza. Suo padre è al suo fianco, coperto di sangue. La famiglia si trovava in un supermercato alla periferia della città portuale sud-orientale quando sono iniziati i bombardamenti russi, secondo l'Associated Press. Un'équipe medica prova a salvare la vita della bimba. "Portala fuori! Portala fuori! Ce la possiamo fare!" grida un lavoratore dell'ospedale. La mettono su una barella e la portano dentro, dove medici e infermieri combattono per rianimarla. Ma non ce la fanno, la bimba non può essere salvata. Un dottore che le stava pompando ossigeno guarda dritto nella telecamera di un videogiornalista dell'Associated Press nella stanza e grida. "Mostrali a Putin. Gli occhi di questa bambina e i dottori che piangono". Solo silenzio.

Il grido d'allarme

Negli attacchi russi «sono rimasti uccisi centinaia di ucraini, decine di bambini» ha detto il rappresentante permanente ucraino all’Onu, Serhiy Olehovych Kyslytsya, nel suo intervento all’Assemblea generale a Palazzo di vetro. «Ci sono attacchi aerei russi su tutto il Paese, missili sulle aree residenziali di Kharkiv», ha denunciato.

«Ci troviamo di fronte a quella che potrebbe facilmente diventare la peggiore crisi umanitaria e dei rifugiati in Europa negli ultimi decenni. Le Nazioni Unite stanno lavorando 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per valutare i bisogni umanitari e aumentare la fornitura di aiuti salvavita a molte più persone alla disperata ricerca di protezione e riparo, in particolare donne, bambini, anziani e persone con disabilità». Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, alla riunione speciale di emergenza dell’Assemblea Generale sull'Ucraina.

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