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Alberto Scagni ha ucciso la sorella Alice con quasi 20 coltellate: parlano i testimoni

Potrebbe essere contestata anche la premeditazione ad Alberto Scagni, l’uomo di 42 anni che ieri sera ha ucciso la sorella Alice accoltellandola sotto casa a Genova. L’ipotesi è al vaglio della procura che nelle prossime ore chiederà la convalida dell’arresto al giudice per le indagini preliminari. Scagni è accusato di omicidio volontario aggravato. Quando ieri è stato fermato aveva ancora il coltello e i vestiti sporchi di sangue. I vicini, ascoltati dagli investigatori della squadra mobile, hanno raccontato di aver sentito fratello e sorella litigare animatamente per strada.

Secondo i testimoni, l’uomo avrebbe chiesto con veemenza soldi ad Alice che però si sarebbe rifiutata. A quel punto Alberto ha tirato fuori il coltello e ha colpito la donna all’addome e alla schiena con almeno 17 coltellate. I rapporti tra l’aggressore e la sorella erano tesi da tempo, proprio per le continue richieste di soldi. L’uomo, disoccupato, a dicembre 2020 era stato fermato per guida in stato di ebbrezza. Non risultano in procura segnalazioni dei familiari. La nonna dei due fratelli ha raccontato di avere ricevuto anche lei richieste pressanti di denaro che lei ha rifiutato e per questo il nipote sarebbe sospettato di avere incendiato la porta di casa dell’anziana. I vicini del condominio di Sampierdarena dove vive Scagni avrebbero chiamato più volte la polizia per le sue continue vessazioni.

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